(di Redazione) Una norma organica per la valorizzazione, tutela, controllo, organizzazione della filiera e aggregazione dell’offerta sul grano siciliano. È l’obiettivo annunciato dall’Assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, in occasione della manifestazione di tre giorni (17, 18 e19 maggio) di Palazzolo Acreide dedicata alla valorizzazione della cultura del grano nel distretto ibleo.
Sull’altopiano degli Iblei la coltura e la cultura del grano ha radici antiche e coinvolge diversi operatori: agricoltori, mugnai e produttori di pane e pasta, ristoratori e operatori turistici che si sono confrontati in una tavola rotonda che ha visto la partecipazione oltre che del padrone di casa Salvatore Gallo, sindaco di Palazzolo, i sindaci di Buccheri, Alessandro Caiazzo, di Buscemi, Rossella La Pira e di Cassaro, Mirella Garro, e il Consorzio di Ricerca Ballatore, ente strumentale dell’Assessorato Agricoltura.
Dagli interrogativi (Perché è necessario puntare sui grani siciliani? Quali sono gli strumenti disponibili? Come è possibile certificare i grani antichi? Quali informazioni tecnico-economiche sono necessarie?) si è passati alla definizione di un percorso di valorizzazione del grano siciliano che necessita per prima cosa di fondare le basi per creare un nuovo modello di organizzazione della filiera del grano capace di coniugare risorse, punti di forza, opportunità e che sappia, soprattutto, comunicare un nuovo modo di vivere il territorio e preservarne la sua identità.
Nel corso dell’incontro, l’assessore all’agricoltura Edy Bandiera, dopo avere snocciolato le numerose iniziative messe in campo per l’economia della cerealicoltura siciliana cioè dallo sblocco di gran parte dei pagamenti Agea, ai controlli sulle importazioni nei porti siciliani, alla deroga alla ripetizione pluriennale del grano biologico, all’iscrizione di venti cultivar locali al registro nazionale delle varietà da conservazione e alla individuazione per decreto degli agricoltori custodi, per finire con l’approvazione del disciplinare per il marchio Qualità Sicura, garantito dalla Regione Siciliana, ha dichiarato: «È giunto il momento di riunire attorno ad un tavolo tutti gli attori della filiera del grano siciliano per arrivare alla stesura di una norma organica, che metta insieme tutti gli attori della filiera e che possa costituire volano e valore aggiunto per il rilancio del comparto cerealicolo siciliano, che oltre a vantare una tradizione millenaria è protagonista della Dieta mediterranea, celebrata dai più grandi nutrizionisti e riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale Immateriale dell’umanità».
«L’appuntamento è fissato a Palazzolo Acreide – ha aggiunto Bandiera – data l’attenzione, la partecipazione e la sensibilità mostrata dal territorio Ibleo riguardo al tema»