(di Redazione) L’insetto nella sua forma adulta ricorda la mosca dell’olivo, ma è lungo il doppio e presenta caratteristiche bande gialle sul torace e una banda scura a forma di “T” sull’addome.
All’Osservatorio delle malattie delle Piante non hanno dubbi: quella larva viva trovata in un frutto di mango bloccato all’aeroporto di Fontanarossa all’interno di un bagaglio di un passeggero arrivato dalle Filippine, è della pericolosa Bractocera dorsalis.
Dopo avere sequestato i frutti, gli ispettori fitosanitari dell’Osservatorio per le Malattie delle Piante di Acireale all’aeroporto di Fontanarossa (Catania) hanno isolato le larve morte in alcol da laboratorio per effettuare un’accurata osservazione al microscopio.
Il frutto che conteneva la larva viva è stato isolato in una scatola sigillata per consentire lo sfarfallamento dell’adulto che, presentando le caratteristiche tipiche, è stato determinato con certezza appartenente alla pericolosa Bactrocera dorsalis, specie che in Italia e in Europa non ha ancora fatto la sua comparsa se non in sporadici e controllatissimi casi (Campania).
Per la conferma ufficiale, l’adulto verrà sottoposto all’analisi molecolare da parte del Dipartimento 3A dell’Università di Catania.
Bactrocera dorsalis, considerato ancora oggi insetto da quarantena produce danni ai frutti di agrumi, melo, pero, ciliegio, amareno, pesco, fico, kaki, vite e gelsi. Specie ospiti sono anche alcune solanacee, in particolare il pomodoro, e le cucurbitacee: cocomero, cetriolo e zucca.
L’azione di Bactrocera dorsalis potrebbe avere un grosso impatto economico negativo sul settore ortofrutticolo siciliano e italiano sia per i danni diretti alle colture interessate, sia per le misure da quarantena internazionali che potrebbero bloccare l’esportazione dei prodotti nostrani a livello mondiale.