La ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova
è stata impegnata lunedì in una serie d’incontri
con le realtà agro-alimentari del territorio palermitano.
Una mattinata fitta d’incontri cominciata
con gli studenti dell’istituto Agrario Maiorana di Palermo,
che nei laboratori della scuola producono una birra artigianale di buona qualità
e che hanno chiesto alla ministra l’impegno da parte delle aziende limitrofe
ad investire sul loro prodotto.
La stessa ministro ha annunciato ai ragazzi che in questo mese
verrà istituita anche una speciale Consulta Climatica, dove si incontreranno
gli agricoltori, il mondo della ricerca e dell’università
per costruire il piano strategico per i prossimi dieci anni,
individuando nella crisi climatica
una emergenza con cui fare necessariamente i conti
Nella stessa mattinata, il ministro ha incontrato poi il personale dell’Istituto
per la repressione delle frodi a Palermo dichiarando:
«Dobbiamo fortemente contrastare la contraffazione del made in Italy.
Stiamo facendo un grande lavoro per aiutare la sostenibilità
delle imprese che il subiscono il furto d’identità e
garantire di conseguenza la salubrità dei nostri prodotti.
So che servirebbero più risorse ma non sono qui per fare promesse
che non posso mantenere: nel Milleproroghe
abbiamo inserito risorse per dotare di auto gli ispettorati»
In tarda mattinata, il ministro è stato a Bagheria dove ha partecipato all’inaugurazione
dei nuovi locali del mercato ortofrutticolo negli stand dell’ex Sacos sulla statale 113.
Ad accoglierla, il sindaco Filippo Tripoli e, tra gli altri,
l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera
e il senatore Davide Faraone.
“La scelta del Comune”, ha detto, “di impegnarsi a favore del settore dell’ortofrutta
e del settore agrumicolo è utile e produttiva”. Poi ha ringraziato “gli
imprenditori che costruiscono le condizioni per dare una possibilità
importante di sviluppo al territorio perché l’agricoltura
avrà un futuro soprattutto se frutto di lavoro qualificato.
E qui ci sono eccellenze e competenze che vogliamo sostenere sui
mercati che sono molto aggressivi”.
La ministro è stata poi invitata presso l’azienda
olearia Manfredi- Barbera di Palermo,
dove la ministra ha detto che, per rilanciare l’olio siciliano, serve
“Garantire regole leali. Tanto olio viene venduto con riferimento
al nostro Paese e invece ha materie prime di importazione:
etichettatura obbligatoria e tracciabilità dei prodotti sono essenziali”.
Ultima parte della visita si è svolta
a Casteldaccia, dove Antonio Lo Coco ha accolto la ministra alla ‘Blu ocean’,
azienda ittica che conta 85 dipendenti.
Il presidente dell’Unione industriali di Confcommercio Palermo
ha lamentato che, penalizzata anche a livello logistico,
in Sicilia “è un’impresa fare impresa”.