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La mafia dei pascoli in un libro. Presentazione all’Auditorium Rai di Palermo
di Angela Sciortino

mafia dei pascoli

(di Redazione) Giovedì 28 marzo alle 18,00 presso l’auditorium della Rai Sicilia di Palermo (viale Strasburgo, 19) è in programma la presentazione del libro “La mafia dei pascoli” di Nuccio Anselmo con la presenza dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci.

il giornalista Nuccio Anselmo

Intervengono anche il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, il magistrato Salvatore De Luca, i giornalisti Franco Nicastro e Riccardo Arena. Paride Benassai leggerà alcuni passi del libro.

Nel libro viene ricostruita la lotta per la legalità con il solo rispetto delle regole operata da Giuseppe Antoci, commissario del Parco dei Nebrodi dal 2013 al 2018.

Con la sua rivoluzione dell’onestà recuperata – così viene definita nel volume di Nuccio Anselmo – ha scardinato un sistema di connivenze e paure che ha consentito per troppi anni all’intera mafia siciliana di incassare, senza muovere un dito, miliardi di euro dai fondi europei.

Giuseppe Antoci

La mafia voleva la terra dei pascoli, ma lui ha cambiato tutto. Per decenni intere famiglie mafiose delle province di Messina, Catania, Enna, Caltanissetta, Siracusa, Palermo, terrorizzando gli allevatori onesti hanno preso in affitto i terreni del Parco per poche migliaia di euro incassandone ogni anno centinaia di migliaia dall’Unione Europea. Un business che si calcola abbia fruttato tre miliardi di euro negli ultimi dieci anni, e che probabilmente ha rappresentato la principale fonte di guadagno silenzioso e sicuro di Cosa nostra siciliana per parecchio tempo.

Nessuno vedeva, nessuno sentiva, nessuno si opponeva. E mentre tutti pensavano alla mafia imprenditrice ed economica che ogni anno fattura il suo lurido Pil sporco di sangue per miliardi di euro, in Sicilia c’era un guadagno sicuro e nascosto a portata di mano che Cosa nostra incassava regolarmente falsificando un semplice foglio di carta nella terra dei pascoli e delle mandrie.

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