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La Coldiretti sostiene la proposta dei Paesi europei per rinvio PAC
di Roberta Mannino

agricoltura

La Coldiretti sostiene la proposta dei Paesi europei del gruppo Visegrad, allargato in questo caso ad altri cinque Paesi, di rinviare al primo gennaio 2024 l’entrata in vigore della nuova Politica agricola comune (Pac). E’ quanto afferma Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti, la principale organizzazione agricola italiana con 1,6 milioni di associati, nella lettera inviata alle associazioni degli agricoltori di Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Croazia, Estonia, Lituania e Romania.

Rispetto al periodo in cui è stata messa a punto la riforma – spiega il presidente della Coldiretti – lo scenario di riferimento è cambiato radicalmente sia a livello nazionale che internazionale. “Il settore agricolo – sottolinea Prandini – è tra quelli più sensibili al conflitto tra Russia e Ucraina e la sua attuale importanza per la sicurezza complessiva dei cittadini europei, richiede uno sforzo adeguato a prescindere dall’inerzia della macchina burocratica. Ci auguriamo che le istituzioni europee sappiano cogliere questo momento per aprire una nuova riflessione sul futuro delle politiche per i sistemi agroalimentari alla luce di un quadro geopolitico che, a prescindere dalla durata e dall’esito della guerra in corso, sarà profondamente mutato rispetto ad oggi”.

Per questo – scrive Prandini ai colleghi dell’Est – siamo disponibili a portare avanti la proposta di rinvio della Pac e “a collaborare con voi per incoraggiare anche altre organizzazioni di agricoltori europei e non solo per sostenere la richiesta proveniente da agricoltori, imprenditori e lavoratori agricoli di circa un terzo dei paesi dell’UE, che per storia e geografia sono più colpiti da questa guerra”.

 

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