(di Redazione) Investimenti sull’innovazione, sostegno alle aziende per i danni provocati dalla siccità, rivisitazione del Psr, riforma dei Consorzi di Bonifica, snellimento della burocrazia e progetti credibili per una moderna agricoltura. Sono questi i temi caldi e le emergenze al centro del dibattito sviluppato nel corso della settima assemblea elettiva della Cia siciliana che si è svolta ieri a Palermo.
Confermata alla presidenza della Cia Sicilia Rosa Giovanna Castagna, imprenditrice agricola di Tusa che è stata eletta all’unanimità dall’assemblea regionale che dibattuto sotto lo slogan “Agricoltura, innovare per un futuro sostenibile”. Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera, il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana Giancarlo Cancelleri e i rappresentanti delle Organizzazioni di categoria. Eletti vicepresidenti della Cia Sicilia Giuseppe Di Silvestro, Raffaele Migliore e Antonio Cossentino.
Molti e interessanti gli spunti di discussione forniti dalla relazione della presidente. «In questi anni abbiamo affrontato le difficoltà date dalle infelici convergenze economico-politiche – ha evidenziato Castagna – molte delle quali sono il frutto di una visione distorta dell’agricoltura, e di quella siciliana in particolare, dell’incapacità di coniugare potenziale crescita economica e nuove prospettive con la consapevolezza che il settore deve essere adeguatamente sostenuto con politiche economico-fiscali adeguate che ne agevolino lo sviluppo e l’incremento produttivo».
Rosa Giovanna Castagna ha poi continuato: «Bisogna garantire all’imprenditore agricolo un reddito dignitoso, occorrono scelte politiche-economiche a sostegno delle imprese capaci di intervenire lungo tutta la filiera a tutela delle produzioni siciliane. È anche necessario investire sull’innovazione perché con il clima che cambia, le risorse che diminuiscono, bisogna programmare guardando a scenari futuri diversi, con minore risorse a disposizione e, parallelamente, una maggiore richiesta di prodotti agroalimentari».
«Immaginiamo una futura programmazione – ha aggiunto la presidente della Cia siciliana – che abbia lungimiranza e visione, che sia capace di pensare ad una agricoltura moderna, attenta all’uso del suolo, attenta al mantenimento delle risorse e innovata e rinnovata nella propria capacità produttiva: quella buona agricoltura che già esiste e deve sposare un grande progetto agricolo regionale che sappia traguardare lontano valorizzando la grande varietà colturale delle nostre produzioni con l’idoneo supporto scientifico che oggi manca».