Il comitato pro Zone Franche Montane ha indirizzato una lettera all’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao ( e per conoscenza al presidente della Regione Siciliana Musumeci e dell’Ars Micciché ) per chiedere lumi in merito alla prosecuzione dell’iter d’attuazione che sembra essersi rallentato. Qui sotto è riportato il testo integrale della missiva rivolta all’assessore regionale.
Gent.mo prof. Armao,
facendo seguito alla sua audizione presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, presieduta dal senatore Luciano D’Alfonso, avvenuta lo scorso 22 ottobre, con la presente le chiediamo di riscontrare – con cortese sollecitudine – la nota inviatale dal senatore D’Alfonso.
In data 29 ottobre u.s. il presidente della Commissione le ha inviato una richiesta di chiarimento, necessaria per la risoluzione della “fase istruttoria” del disegno di Legge “recante disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia”.
Ad oggi il suo Ufficio non ha potuto fornire risposte esaustive rispetto a quanto richiesto dal presidente D’Alfonso, ovvero, se “esistono le condizioni per un pieno, esclusivo ed esaustivo ricorso alle risorse del bilancio della Regione Siciliana per la copertura delle norme in esame?”
Riteniamo utile ribadire che il Parlamento siciliano, in forza delle competenze assegnate dallo Statuto, nella seduta del 17 dicembre 2019, ha approvato all’unanimità lo “Schema di progetto di legge da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto della Regione recante disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia”.
È noto altresì che, in attesa della corretta attuazione del disposto normativo previsto negli articoli 36 e 37 dello Statuto siciliano, l’ARS ha posto “agli oneri derivanti dall’attuazione della Legge, pari a 300 milioni euro annui, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per gli investimenti strutturali di politica economica di cui all’art. 10, comma 5, del Dlgs 282 del 29/11/2004, convertito con modifica dalla Legge n. 307 del 24/12/2004”.
La celerità della definizione dell’iter parlamentare – come anticipato agli onorevoli presidenti dell’ARS e della Regione nella nota del 3 novembre 2020 – renderebbe disponibili, fin dal 1° gennaio 2021, le somme all’uopo destinate dal Parlamento siciliano (300 mln di euro l’anno) in attesa che vengano individuate altre risorse per la messa a pieno regime della misura a cui sono interessati oltre 25 mila operatori economici e di convesso – lo ribadiamo – tutti i resilienti delle terre alte di Sicilia.
Riteniamo, pertanto, ingiustificato e dannoso per la nostra economia il rallentamento della procedura in itinere.
In attesa di un cortese riscontro alla presente, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Castellana Sicula, 12/11/2020
F.to il Comitato regionale promotore
Vincenzo Lapunzina
Associazione “Il Caleidoscopio”
Alberto Virga
Consorzio Centro Commerciale Naturale di Gangi
Antonio Polito
CCN Petralia Sottana
Salvatore Cassisi
CCN Polizzi Generosa
Vincenzo Spinelli
CCN di Nicosia)
Giuseppe Cità
Responsabile di zona della Confesercenti
Calogero Spitale
Responsabile di zona della CGIL
Giuseppe Profita
Responsabile di zona di CASARTIGIANI
Salvatore Bartolotta
Coordinatore dei Borghi più Belli d’Italia – Sicilia
Salvatore Bivona
Presidente Cidec Sicilia
Lidia D’Angelo
Presidente associazione Pro Piano Battaglia e Madonie