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Kenza Layli è Miss AI: la prima reginetta di bellezza sviluppata con l’Intelligenza Artificiale.
di Alexsandra Taormina

Kenza Layli è la prima influencer generata interamente dall’intelligenza artificiale a vincere un concorso di bellezza.

Completamente generata dall’intelligenza artificiale, è la prima classificata nel concorso “Miss AI” che ha visto la partecipazione di ben 1.500 concorrenti.

Il premio per la vincita è stato di 20.000 dollari ed è stato consegnato a Meriam Bessa, la mente creativa e programmatrice di Kenza Layli. Kenza ha raggiunto una notevole popolarità sui social media, con 200.000 follower su Instagram e altri 45.000 su TikTok. La sua missione principale è quella di trasmettere un messaggio di diversità e inclusività nel settore dell’intelligenza artificiale. Utilizzando le sue piattaforme social, offre ai suoi follower consigli preziosi, incoraggiandoli quotidianamente a investire in loro stessi e a migliorarsi. Dopo la sua vittoria nel concorso, cui istituzione è stata molto discussa, secondo i media Kenza Layli ha anche condiviso un messaggio motivazionale in cui dichiara che la vittoria è una sorta di spinta verso il progresso, promuovendo la diversità e l’inclusività nell’industria tecnologica.

L’obiettivo del concorso era quello di valorizzare le competenze e l’inventiva dei programmatori in un evento unico nel suo genere. Gli organizzatori hanno precisato che la valutazione dei partecipanti non si sarebbe basata solo sull’aspetto estetico, ma anche sull’abilità di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale, oltre che sulla loro influenza sui social media. I premi dunque rappresentano un meccanismo per celebrare gli AI creator e incrementare l’economia del settore.

I più tecnologici diranno che il trionfo di Kenza Layli non rappresenta solo una vittoria personale per la sua creatrice, ma anche un segnale di come l’intelligenza artificiale possa giocare un ruolo cruciale nella promozione di valori come la diversità e l’inclusività e nel dare forma al futuro dell’innovazione e della tecnologia.

Per chi ama la bellezza reale con i segni del tempo, continua un iter di non ritorno in cui l’essere umano continua ad essere sempre più evanescente sia fisicamente che psicologicamente.

L’introduzione di modelli di bellezza digitali perfetti ha avuto un forte impatto sulla società, soprattutto sulle giovani donne alla ricerca incessante di un ideale di bellezza irrealistico. La  tendenza favorisce una percezione errata di sé, dove le imperfezioni naturali vengono percepite come difetti da eliminare.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, non si limita a un mero abbellimento delle foto ma si traduce in un sostegno psicologico poiché una percentuale significativa di queste donne dichiara di sentirsi più sicura e affascinante grazie a queste modifiche.

Lo scenario richiede dunque una riflessione approfondita sui rischi legati alla crescente dipendenza dalla tecnologia per la costruzione della propria identità e autostima e verso la creazione di un mondo, interamente dominato da ciò che non esiste.

 

Articolo di Alexsandra Taormina.

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