“Emergenza siccità con investimenti nelle reti idriche e sostegni alle imprese agricole, iniziative a favore delle aziende e dei sistemi produttivi “. Sono alcune delle principali linee di intervento annunciate nei giorni scorsi dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e contenute nelle variazioni di bilancio, bloccando in questo modo le prossime attività dell’Assemblea dato il peso degli investimenti programmati, divisi in trentasette articoli.
La norma dovrebbe arrivare in aula già la prossima settimana e si tratta di una riforma epocale per tutto il sistema. In una manovra da 350 milioni, il capitolo siccità è ampio e i fondi stanziati per questo comparto coprirebbero una buona parte delle toppe sul nostro territorio: interventi della Protezione civile e per alcune opere di manutenzione straordinaria e ripristino nel settore agricolo. Investimenti per le reti idriche non mancheranno e serviranno per le nuove condotte idriche di Agrigento e Caltanissetta. Collegati alla stessa emergenza anche gli stanziamenti a favore degli agricoltori con i quali si interverrà aumentando le disponibilità di bilancio per il bonus fieno, gli indennizzi per il mancato raccolto del settore cerealicolo, l’abbattimento dei canoni dei Consorzi di bonifica e il sostegno agli apicoltori. Previsto anche un fondo di progettazione per i Consorzi di bonifica e la manutenzione del sistema meteorologico regionale.
Su uno sfondo critico sul quale abbiamo discusso ampiamente, la variazione di bilancio lascia ampio spazio a quelle che sono le problematiche relative all’emergenza idrica che quest’anno, più che mai, hanno interessato la nostra Isola.
Un “momento clou” per la III commissione all’Ars dopo il duro lavoro svolto per il contrasto alla crisi idrica e alla siccità che ha messo a dura prova i cittadini e gli imprenditori agricoli.
Nello specifico sono stati destinati 27 milioni e mezzo, di cui 2 milioni e mezzo per la realizzazione di lavori e per l’acquisizione di mezzi e attrezzature.
Al fine di assicurare la gestione temporanea del depuratore, le cui acque reflue depurate sono destinate all’irrigazione delle colture agricole sono previsti 600 mila a copertura dei costi.
Al fine di consentire la definizione delle progettazioni di opere ed interventi con finalità irrigue e di bonifica è autorizzata la spesa di un milione e mezzo.
In relazione allo stato di calamità naturale da siccità severa nell’intero territorio della Regione, per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria di opere idriche da eseguire con urgenza per fronteggiare la carenza idrica, salvaguardare gli allevamenti zootecnici, le produzioni delle aziende agricole e garantire sufficienti volumi d’acqua per l’irrigazione delle colture è autorizzata per l’esercizio finanziario di 10 milioni e mezzo.
In maniera particolare per le città che hanno sofferto maggiormente la crisi come Agrigento e Caltanissetta sono stati destinati ulteriori aiuti.
Dopo il tavolo permanente per monitorare quotidianamente l’approvvigionamento idrico di Agrigento e della sua fascia costiera e per intervenire tempestivamente su ogni singola criticità e il razionamento sono ad oggi previsti 10 milioni di anticipo per l’attuazione del progetto relativo alle “Opere di ristrutturazione e automazione”. L’ importo complessivo sarà poi restituito dal Beneficiario, Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento, non appena le risorse relative all’Accordo di Coesione saranno rese disponibili per la suddetta operazione.
Per la città Caltanissetta l’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità è autorizzato a erogare a favore dell’Assemblea Territoriale Idrica l’importo di 4,2 milioni. A fronte di una situazione che sta allarmando tutta la popolazione che si trova in grande disagio, dove l’acqua che viene erogata non è sufficiente, con una nota inviata al presidente della Regione ha “richiesto il finanziamento rappresentando che l’esigenza deriva dalla grave crisi idrica in cui versa la provincia di Caltanissetta, e in particolare il Comune che viene approvvigionato dall’invaso Ancipa, finalizzato a mitigare la crisi idrica che ha colpito il territorio“.