Ah, Instagram! Proprio quando pensavamo di aver capito tutto sugli algoritmi, ecco che ci sgancia la bomba del tasto “Non mi piace” nei commenti. Sì, avete capito bene: adesso potremo disapprovare un commento con un bel pollice verso, stile gladiatori nell’arena. Ma la domanda è: a che serve?
Un tasto per domarli tutti… o per scatenare il panico?
Secondo le prime segnalazioni degli utenti, accanto al cuore per il like nei commenti è spuntata una freccia rivolta verso il basso. Nessun annuncio ufficiale da Instagram, nessun comunicato stampa, solo il solito aggiornamento fantasma che ci coglie impreparati (un po’ come quando l’algoritmo decide di affossare i tuoi post senza motivo).
Ma a cosa serve? No, non è per sfogare il tuo odio represso contro i commenti cringe, almeno non direttamente. La funzione è pensata per aiutare Instagram a moderare i contenuti, segnalando in automatico i commenti più fastidiosi, tossici o fuori luogo. Il dislike non sarà visibile agli altri utenti, quindi niente faide social alla “Hunger Games”, almeno sulla carta.
Hate speech o moderazione 2.0?
La teoria è bellissima: più un commento riceve dislike, più l’algoritmo lo considera “poco rilevante” e ne riduce la visibilità. Ma, parliamoci chiaro, in un mondo dove ci siamo già abituati a shitstorm, commenti acidi e guerre digitali, quanti useranno davvero questa funzione per il bene comune?
C’è chi teme che il dislike diventi un’arma nelle mani dei troll, pronto a essere spammato su commenti assolutamente innocui, ma scritti dalla persona sbagliata. Pensate solo a Sanremo: se questa funzione fosse stata attiva l’anno scorso, quanto avrebbero resistito i commenti sotto i post di Blanco dopo il caso dei fiori distrutti? O quelli sotto le esibizioni più divisive? Insomma, il rischio di un “dislike bombing” (l’arte di mettere Non mi piace in massa per sabotare qualcuno) è dietro l’angolo.
Cambia davvero qualcosa per il social?
A livello di user experience, Instagram diventa un po’ più simile a Reddit o YouTube, dove i dislike servono per “educare” l’algoritmo su cosa sia di valore o meno. Peccato che l’algoritmo di Instagram sia più misterioso del finale di Lost e la sua interpretazione dei segnali degli utenti spesso lasci a desiderare.
Per ora, il test è in fase beta e potrebbe non vedere mai la luce ufficialmente. Ma se il tasto “Non mi piace” dovesse rimanere, si aprirebbero scenari interessanti per brand, influencer e creator: vedremo aziende boicottate con dislike ai commenti? Influencer cancellati per un meme sbagliato? O semplicemente tutto finirà come Clubhouse, nel dimenticatoio dei trend social?
La verità è che questa novità farà discutere (e tanto). Da una parte potrebbe essere un’arma utile contro gli hater, dall’altra potrebbe diventare l’ennesima scusa per creare polemiche inutili.
Quindi, tu sei team Like o team Dislike?