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Innovazione di processo e di prodotto. Pubblicato il bando della misura 16.1
di Angela Sciortino

innovazione in agricoltura

(di Angela Sciortino) Atteso da qualche anno, addirittura già dall’approvazione del Psr da parte della Commissione Ue, vede finalmente la luce un bando che ha sempre fatto gola a centri di ricerca e Università. Tutti nell’attesa non sono stati, però, con le mani in mano e si sono dati da fare in un incessante lavorio per sondare disponibilità e interesse degli imprenditori agricoli. Si tratta del bando della misura 16.1 finalizzata allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi o tecnologie, ma anche alla cooperazione delle filiere, ai progetti per l’energia rinnovabile, alla gestione delle foreste. In sintesi si tratta di progetti finalizzati a promuovere e diffondere presso le aziende agricole la tanto necessaria e invocata innovazione.

Con 25 milioni di euro verranno finanziati i progetti presentati dai costituendi Gruppi Operativi del Pei, il partenariato europeo per l’innovazione, che dovranno candidarsi ad attuare progetti per il trasferimento di conoscenze, competenze e innovazione attraverso attività di ricerca applicata e sperimentazione. Non fine a se stessa o astratta, però. L’innovazione deve essere contestualizzata in ambito aziendale e interaziendale.

Il bando ha l’obiettivo di favorire la costituzione dei Gruppi operativi del Pei costituiti da almeno due soggetti – come aziende agricole, ricercatori, organismi di ricerca che lavorino nel settore agricolo, alimentare e forestale – che lavorino sui progetti innovativi e coerenti con i fabbisogni del territorio, per collaudare e applicare pratiche, processi, servizi, tecnologie e metodi gestionali nuovi, anche dal punto di vista dell’adattamento a un nuovo contesto ambientale o geografico. Verranno finanziati progetti fino a un importo massimo di cinquecentomila euro. Le domande di partecipazione potranno essere caricate sul portale Sian di Agea dal 20 settembre 2018 al 22 gennaio 2019.

«In un mercato sempre più esigente e globalizzato – sottolinea il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – l‘impresa agricola regge e si fa spazio solo se si rende competitiva. Il che significa innovarsi e stare al passo con i tempi». Problematica già nota quando venne stilato il corposo Piano di Sviluppo Rurale in cui, tenendo conto della debolezza del collegamento tra i soggetti coinvolti nei progetti di cooperazione (all’interno dei quali un ruolo predominante continua ad essere svolto dalle istituzioni di ricerca), era stata introdotta la misura 16 definita “cooperazione” e finalizzata a potenziare il ruolo delle imprese nelle attività progettuali da attuare insieme al mondo della ricerca, al fine di favorirne l’inserimento in networking, clusters, gruppi e partenariati, anche internazionali.

«Con la pubblicazione del bando – dice l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandierasi dà impulso a una misura strategica come quella destinata al trasferimento di innovazione di prodotto e di processo mediante la costituzione di partenariati pubblico/privati con l’obiettivo di rendere sempre più competitiva, attraverso la promozione della ricerca, l’impresa agricola siciliana».

Un altro bando del Psr punta ad aumentare, invece, l’attrattività delle aree rurali attraverso il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e storico culturale del mondo rurale. «Negli ultimi decenni – evidenzia l’assessore per l’Agricoltura, Edy Bandiera – il patrimonio rurale è stato interessato da un lento e progressivo degrado, che ne sta compromettendo le originarie caratteristiche qualitative. Il suo pieno recupero può oggi rappresentare una risorsa fondamentale capace di apportare un notevole miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali e dell’attrattività di queste ultime nei confronti delle popolazioni residenti, dei visitatori, dei turisti e degli imprenditori che intendono investirvi risorse».

In particolare la sottomisura 7.6 definita “sostegno per studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico” prevede lo stanziamento di quattro milioni di euro, con una spesa massima ammessa per ciascun progetto pari a 420 mila euro. Al bando potranno partecipare enti locali e pubblici, organizzazioni non governative, organizzazioni operanti nei settori ambientali, paesaggistico e turistico. Le domande di partecipazione potranno essere caricate sul portale Sian dell’Agea a partire dal 10 settembre 2018, fino al 24 gennaio 2019.

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