Con l’emergenza incendi che si aggrava per la perdita di vite umane occorre estrema prudenza da parte degli agricoltori che si trovano in prima linea nelle aree devastate dalle fiamme e assicurano con la loro presenza e sorveglianza la tempestività di intervento da parte dei vigili del fuoco. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti alle aziende agricole della Penisola dove non si arrestano i roghi, con Sicilia, Calabria e Sardegna tra le regioni più colpite e un bilancio dei danni che diventa sempre più pesante tra decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, centinaia di animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città.
Nella lotta agli incendi è determinante la velocità di azione e sono proprio gli agricoltori sul territorio che costituiscono – ricorda Coldiretti – una rete naturale e diffusa di sorveglianza, senza la quale il conto delle devastazioni sarebbe molto più pesante, ma che li espone anche a gravi rischi, specie in una situazione dove il gran caldo favorisce lo scoppio e l’espandersi rapido delle fiamme. Non è un caso se i roghi sono più che triplicati in Italia (+202%) nell’estate 2021 secondo l’analisi di Coldiretti su dati Effis rispetto alla media storica 2008-2020.
Per far fronte a questa ennesima, tragedia, è partita la macchina della solidarietà Coldiretti. Innumerevoli gli agricoltori che hanno subito messo a disposizione foraggio, animali, paletti e reti per le recinzioni, orzo e avena per gli allevamenti ovicaprini, e acqua con autobotti.