(di Luigi Noto) Risparmiare l’acqua irrigua e attenuare il rischio delle “alluvioni urbane”. Il primo obiettivo si può traguardare applicando le tecnologie Itc (Information Thecnology Communication), cosa che già stanno attuando in un programma di irrigazione sostenibile alcune aziende associate al Distretto Agrumi di Sicilia. Per conseguire il secondo è stato messa a punto una copertura vegetale il cosiddetto “tetto verde”, un impianto pilota di 812 mq sull’edificio 15 del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar) dell’Università di Catania, alla Cittadella Universitaria che va che va ad accrescere le infrastrutture verdi-blu e usa la tecnologia NCWR per la raccolta e la gestione delle acque piovane riesce ad attenuare il rischio di “alluvioni urbane”.
Entrambi gli interventi rientrano nel programma internazionale NCWR – Non Conventional Water Resources Program in the Mediterranean (“Programma delle Risorse Idriche Non Convenzionali nel Mediterraneo”) che è stato presentato ieri, 22 novembre, al Dicar dell’Ateneo catanese.
Il programma internazionale NCWR promuove pratiche sostenibili per l’approvvigionamento e l’utilizzo dell’acqua per facilitare l’adattamento ai cambiamenti climatici e in Italia è stato avviato nel 2017. Progettato dalla Global Water Partnership – Mediterranean (GWP-Med) in collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, è realizzato in Sicilia in partnership con il Distretto Agrumi di Sicilia e l’Università degli Studi di Catania e con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation.
L’iniziativa pilota mirata al risparmio irriguo in agricoltura coinvolge un selezionato gruppo di agrumicoltori della Piana di Catania. Con essa si vuole promuovere la cultura della sostenibilità, a partire dall’irrigazione, attraverso tecnologie che rendano facile la verifica e la valutazione del consumo e dell’utilizzo idrico. Gli agricoltori riceveranno informazioni personalizzate sulle necessità di irrigazione dei propri fondi agricoli, attraverso una serie di sensori installati nel terreno che raccolgono e veicolano le informazioni ad una piattaforma on line: ascoltando la “sete” dei propri alberi, potranno migliorare l’uso di acqua, verificare la qualità delle proprie coltivazioni e – non meno importante – ridurre i costi energetici legati all’irrigazione, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza idrica ed energetica.