(di Redazione) In Italia l’industria agrumicola ne produce oltre 700mila tonnellate di cui 340 mila solo in Sicilia. Stiamo parlando del pastazzo di agrumi, ossia il residuo della spremitura (bucce, semi e parte della polpa), scarto che di solito finisce in discarica. Ma per dare nuova vita a questo sottoprodotto che per alcuni è un semplice rifiuto diffcile da smaltire correttamente, pastazzo trasformandolo da problema a risorsa c’è in campo un progetto di ricerca che verrà presentato venerdì 1°dicembre, alle 10, nell’aula magna del Polo Bioscientifico (dipartimento di Agraria Alimentazione e Ambiente, Via Santa Sofia 100, Catania).
Tra gli obiettivi del progetto c’è lo sviluppo di prototipi industriali per l’utilizzazione innovativa dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi, il pastazzo appunto, e la elaborazione di linee guida che rendano sostenibile, sotto il profilo economico e ambientale, gli usi tradizionali del pastazzo.
Finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, nell’ambito dell’iniziativa di sostegno a progetti di ricerca e sviluppo nel settore agro-industriale nelle aree di produzione della Sicilia orientale, il progetto ha coinvolto le imprese Citrofood (capofila) e Cinzia Alimentari ed è stato realizzato con il contributo scientifico e tecnico del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria e con il supporto del Centro Studi di Economia applicata all’Ingegneria – Csei di Catania. Inserite nel progetto, inoltre, anche l’azienda di produzione di bibite Sibat Tomarchio, l’industria agrumaria Ortogel, la società di assistenza e consulenza alle imprese agrumarie Citrech, la società Orange Fiber, l’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università di Catania e la Dolceria Bella di Acireale.
Dopo i saluti istituzionali di Emilio Giardina, presidente Csei Catania, del direttore del Di3A Luciano Cosentino, del presidente dell’Ordine dei Tecnologi alimentari delle regioni Sicilia e Sardegna Daniele Alfio Romano e del presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Catania Corrado Vigo, Salvatore Barbagallo introdurrà le relazioni degli ospiti: Gabriella Pecorini (Mise, Roma); Rosario Timpone (Citrech); Gianluca Tornatore (Sibat Tomarchio); Enrica Arena e Adriana Santanocito (Orange Fiber); Vincenzo Palmeri e Vincenzo Tamburino (Università di Reggio Calabria) e dei docenti e ricercatori dell’Università di Catania Rosa Palmeri, Simona Consoli, Andrea Baglieri, Cinzia Caggia, Alberto Continella, Olga Santa Cacciola, Giuseppe Cirelli, Margherita Ferrante, Pietro Zuccarello, Mirco Milani.