Privacy Policy
Home / Pillole Digitali / Il paradosso di TikTok: come i minivideo alimentano la noia

Il paradosso di TikTok: come i minivideo alimentano la noia
di Alexsandra Taormina

Il fenomeno del “digital switching”

Guardare brevi video su TikTok, YouTube Shorts, e Instagram non solo non risolve la noia quotidiana, ma sembra addirittura intensificarla. Secondo uno studio dell’American Psychological Association, l’abitudine di scorrere rapidamente contenuti digitali – oggi noto come “digital switching” – provoca insoddisfazione tra gli utenti, creando una sensazione paradossale di maggiore noia.

La natura della noia e il suo nuovo innesco digitale

Tradizionalmente, la noia è stata vista come una sensazione spiacevole causata da ambienti monotoni e stimoli ripetitivi. Le classiche raccomandazioni per superarla includevano attività come leggere, scrivere o guardare la televisione. Tuttavia, con l’avvento dello streaming video e la diffusione dei minivideo, la strategia per evitare la noia è cambiata drasticamente.

Oggi, gli utenti possono aprire TikTok, Instagram o YouTube e lasciarsi intrattenere da un flusso continuo di contenuti suggeriti da algoritmi avanzati. Questo tipo di stimolazione è immediata, coinvolgente e disponibile gratuitamente. Eppure, nonostante la vasta quantità di contenuti disponibili, gli utenti sperimentano una strana insoddisfazione: sembra che non sia mai abbastanza.

Perché saltare da un video all’altro intensifica la noia?

Un team di ricercatori dell’Università di Toronto, guidato da Katy Tam, ha studiato questo fenomeno attraverso una serie di esperimenti. I risultati, pubblicati nel Journal of Experimental Psychology: General, suggeriscono che il passaggio continuo da un video all’altro intensifica la sensazione di noia. In uno degli esperimenti, i partecipanti che hanno guardato un singolo video di 10 minuti si sono sentiti meno annoiati e hanno trovato l’esperienza più soddisfacente rispetto a coloro che hanno saltato tra più video brevi.

Secondo Tam, “Se le persone vogliono un’esperienza più piacevole guardando i video, possono provare a concentrarsi sui contenuti e a ridurre al minimo il passaggio al digitale. È come pagare per un’esperienza immersiva al cinema: è più divertente approfondire i video e prestarvi attenzione piuttosto che sfogliarli velocemente”.

Lo studio mette in luce un aspetto controintuitivo del consumo di minivideo: anziché alleviare la noia, il digital switching potrebbe in realtà esacerbarla, lasciando gli utenti insoddisfatti senza che se ne rendano conto. Nonostante la loro percezione iniziale, molti utenti scoprono che concentrarsi su contenuti più lunghi e immersivi può offrire un’esperienza più gratificante e significativa.

© Riproduzione Riservata

Sviluppato, Gestito ed ottimizzato da Coffice s.r.l.