Si tratta di un fungo chiamato “fomes fomentarius” che sembrerebbe avere qualità davvero uniche. Le sue proprietà potrebbero fornirci in futuro un’alternativa naturale e biodegradabile a plastiche e altri materiali.
Si tratta di una nuova ricerca della Aalto University in Finlandia pubblicata sulla rivista Science Advances che avrebbe l’obiettivo di ridurre le montagne di rifiuti che produciamo ogni giorno.
La peculiarità di questo fungo sta nella sua struttura interna. E’ dotato di tre strati, ciascuno con una diversa proprietà. Ha una crosta esterna molto dura e sottile che racchiude uno strato schiumoso e pile di strutture tubolari cave al centro. Questa potrebbe essere usata, ad esempio, per realizzare rivestimenti resistenti agli urti per i parabrezza. C’è poi uno strato intermedio morbido che potrebbe replicare la pelle di animali. Infine, il terzo strato interno è simile al legno.
“Il micelio è il componente principale in tutti gli strati“, scrivono i ricercatori nel loro articolo pubblicato sulla rivista Science Advances. “Tuttavia, in ogni strato, mostra una microstruttura molto distinta con orientamento preferenziale unico, proporzioni, densità e lunghezza del ramo“. “Riteniamo che i risultati dovrebbero attrarre un vasto pubblico di scienza dei materiali e oltre“, concludono gli esperti.
Il team di ricerca finlandese ha utilizzato tecniche di imaging avanzate e test di resistenza meccanica per studiare ogni strato e valutarne i potenziali usi. Questo nuovo studio mette in luce i materiali del fungo e mostra il loro possibile utilizzo all’interno dell’industria. La scoperta fa parte di un corpo crescente di ricerca sul potenziale dei materiali viventi, utilizzando le cellule in modo controllato e programmato per ottenere determinati risultati.
Chissà, magari in futuro il packaging dei nostri acquisti sarà fatto di Fomes fomentarius.