L’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, attraverso un comunicato stampa, rende noto un dato significativo: il sistema vitivinicolo cooperativo, in generale, è riuscito a reggere la crisi generata dalla pandemia da covid 19. “Nel corso del 2020 il 34% delle cooperative vinicole ha mantenuto stabile il proprio fatturato – afferma Denis Pantini Responsabile Wine Monitor di Nomisma, come recita la nota dell’Alleanza – e un 41% lo ha visto in calo“.
Pantini ha illustrato lo studio sull’andamento delle cooperative vitivinicole durante la pandemia. Infatti, il comunicato prosegue mostrando che “L’analisi ha anche evidenziato, di contro, come una cooperativa su 4 del campione intervistato – che numericamente rappresenta oltre il 50% del fatturato complessivo della cooperazione vinicola – abbia invece registrato un fatturato in aumento. Si tratta delle cooperative più dimensionate, con fatturati superiori a 25 milioni di euro, che nel 6% dei casi hanno addirittura registrato un sensibile aumento, superiore al +15% rispetto alle performance registrate nel 2019, prima dell’avvento del Coronavirus”.
La chiusura dell’Horeca ha determinato un calo delle vendite, invece, la Grande Distribuzione Organizzata e l’E-commerce hanno soprattutto favorito le cooperative più grosse. Il comunicato stampa, soffermandosi pure sui canali distributivi, sottolinea che “Guardando ai singoli canali distributivi, lo studio ha messo in luce come la chiusura dell’Horeca abbia portato ad una riduzione delle vendite per la quasi totalità delle imprese cooperative, senza distinzione dimensionale. Al contrario, GDO e E-commerce hanno principalmente favorito le cooperative più grandi, con oltre 25 milioni di fatturato“.
E ancora lo studio di Nomisma, come ricorda il comunicato, rileva “Un altro dato significativo relativo alle performance economiche della cooperazione è quello delle vendite sui mercati esteri. Se l’export di vino italiano nel complesso ha registrato nel 2020 un calo pari a -2,4% in valore, quello della cooperazione – nonostante le maggiori difficoltà per il segmento dei vini sfusi – ha invece registrato una crescita, pari al +3%“.
Luca Rigotti, Coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari, ha commentato, come riporta la nota dell’Alleanza, che “Avere una strategia multi-canale si è rivelata fin qui una scelta vincente che ha consentito alla cooperazione di tenere in un anno particolarmente difficile come quello della pandemia”. E ancora che “I dati emersi dallo studio di Nomisma sono la dimostrazione pratica che le imprese che operano in differenti canali hanno pagato meno la crisi, grazie ad una compensazione che certamente non ha risolto le criticità ma ha consentito di attenuare gli effetti negativi della pandemia e le contrazioni di mercato”.