Città blindata, strade chiuse al traffico, linee di tram e bus deviate. Dopo mesi di proteste, cortei di trattori in tutta Italia, gli agricoltori hanno mollato la presa e Bruxelles si prepara al ritorno in città.
Questa volta la protesta degli agricoltori si concentrerà nel quartiere europeo, a pochi passi dall’Europa Building, dove si riuniranno i ministri dell’Agricoltura dei 27. Sarà una protesta importante e caldissima, a Bruxelles si attendono oggi 1500 trattori proveniente da ogni angolo del Belgio, ma anche da Olanda, Germania e Francia. E gli agricoltori europei avranno un messaggio, soprattutto, da inoltrare all’Europa: “Quanto fatto finora dalla Commissione non basta“.
Ursula von der Leyen, dall’inizio delle proteste, ha scelto una linea precisa: ascoltare il grido degli agricoltori, agire dove è possibile, non rinunciare ad alcuni dietrofront sul Green Deal, uno dei bersagli principali delle manifestazioni. Ma la rabbia degli agricoltori continua ad attraversare il continente e trova un terreno fertilissimo in Italia. Lunedì, a Bruxelles, in concomitanza con l’Agrifish si terrà l’assemblea di Confagricoltura, che definirà una serie di proposte da inoltrare all’Ue. Anche Coldiretti tornerà nella capitale belga, guidando un corteo che partirà dall’Eurocamera.