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I consorzi di bonifica passano da 11 a 2: approvato statuto e regolamento
di Angela Sciortino

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(di Angela Sciortino) La Giunta regionale ha approvato lo statuto e il regolamento dei consorzi di bonifica della Sicilia occidentale e della Sicilia orientale. «Dopo il via libera da parte della Commissione Attività Produttive dell’Ars e l’approvazione della proposta in giunta, l’iter si concluderà con il decreto finale del Presidente della Regione che renderà finalmente operativa la legge di riordino dei consorzi di bonifica che prevede l’accorpamento dei consorzi da 11 a 2», ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea Antonello Cracolici.
«Si avvia, così, finalmente a conclusione il complesso iter sulla riorganizzazione dei consorzi di bonifica in Sicilia che – ha tenuto a sottolineare Cracolici – ha visto il pieno coinvolgimento dei sindacati su ogni aspetto procedurale» e che ha una storia travagliata: iniziò con l’inserimento nella legge finanziaria regionale del 2014 di un contestatissimo articolo che prevedeva la riduzione del numero delle strutture consortili da undici a due che è stato poi seguito da un susseguirsi di commissari che hanno operato una lunga ricognizione della situazione dei debiti, dei crediti e del personale. «La nuova riorganizzazione – chiarisce l’assessore regionale all’Agricoltura – punta a mantenere tutti i livelli occupazionali, alla riduzione dei costi di gestione e ad una maggiore efficienza del servizio attraverso standard uniformi in tutto il territorio regionale. L’obiettivo finale sarà quello di un ritorno alla gestione democratica delle acque attraverso l’elezione diretta del Presidente e dei consigli di amministrazione dei consorzi». E questo dopo un ventennio di gestione commissariale cominciata quando l’assessore era il vittoriese Ciccio Aiello.
Alla costituzione ufficiale dei nuovi consorzi, si legge nella nota dell’assessore, seguirà un periodo di gestione transitoria affidato al Commissario straordinario che dovrà nominare i direttori generali entro 30 giorni, ed entro 60 dovrà effettuare una ricognizione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria.
Effettuata la ricognizione, continua la nota, il Commissario straordinario, avvalendosi della struttura amministrativa del Consorzio, dovrà predisporre un piano di riorganizzazione funzionale e finanziario. E se il passivo dei consorzi non potrà essere estinto con il solo gettito della contribuenza consortile o da altre entrate, il Commissario dovrà trasmettere all’Assessore regionale all’Agricoltura una dettagliata relazione sugli esiti delle verifiche e degli accertamenti operati e sull’ipotesi di piano formulato. A quel punto l’Assessore al ramo dovrà sottopone alla Giunta regionale un programma di intervento finanziario e normativo per il relativo ripianamento. La patata bollente passerà al nuovo governo regionale che uscirà dalle urne il prossimo novembre: già da mesi circolano rumors piuttosto preoccupanti. Pare i debiti accumulati da tutti gli undici consorzi di bonifica abbiano superato un centinaio di milioni di euro.

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