“Produrre di più preservando le risorse naturali. E’ questa la grande sfida dell’agricoltura.” Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenendo a Spoleto al primo Festival della RAI per il Sociale, organizzato in collaborazione con ASviS (Alleanza per lo sviluppo sostenibile), nel Panel dal titolo ‘Alimentazione sostenibile alla luce dell’emergenza climatica’.
Giansanti ha ricordato che nel 1990 la popolazione mondiale era pari a 5 miliardi, nel 2020 a 7 miliardi e che nel 2050 arriverà a 10 miliardi. Da qui la necessità di produrre di più, perché i consumi inevitabilmente aumenteranno, anche per la maggior capacità di spesa per l’alimentazione di alcuni Paesi emergenti.
“Da questa premessa nasce la grande contrapposizione tra cibo naturale e cibo sintetico – ha detto il presidente di Confagricoltura – e c’è il rischio che quest’ultimo si affermi, perché sulla base di determinati parametri, come le emissioni e le condizioni di lavoro, può apparire più accattivante. Ma non si deve dimenticare che ciò significa anche omologazione, brevetti, proprietà intellettuale. E la negazione dell’identità e della cultura del cibo. Per questo è assolutamente necessario che il consumatore venga informato correttamente.”
Confagricoltura difende il cibo naturale, convinta che l’agricoltura sarà in grado di vincere la sfida della sostenibilità grazie all’innovazione.
“L’innovazione ha già permesso di ridurre le emissioni di oltre il 20% e l’uso di prodotti chimici del 30% – ha spiegato Giansanti – ma in futuro potrà fare molto di più per la difesa delle risorse naturali e della biodiversità. Il nostro Premio per l’Innovazione in agricoltura non nasce solo per dare dei riconoscimenti, ma per dimostrare che l’innovazione è già presente nelle aziende agricole (robotica, sensori, precision farming, idroponica) e per stimolare altre aziende ad intraprendere questa strada”.