(di Redazione) Pubblicati i primi due bandi del Piano di Azione Locale “Comunità rurali Resilienti” del Gal Isc Madonie. Sono le tanto attese misure volte a favorire le start-up giovanili e femminili e gli investimenti per lo sviluppo/innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali nei settori artigianali e commerciali. I termini per la presentazione delle domande sono stati aperti il 31 luglio, si chiuderanno il 31 ottobre.
I bandi si riferiscono alla Sottomisura 6.2, finalizzata ad “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per le attività extra-agricole nelle zone rurali” e l’Operazione 6.4C dedicata ad “Investimenti per la creazione e lo sviluppo di attività extra-agricole” nei settori del commercio, artigianale, turistico, dei servizi e dell’innovazione tecnologica.
Con la Sottomisura 6.2, la cui dotazione finanziaria ammonta a 240 mila euro, verrà concesso un aiuto di 20 mila euro, a fondo perduto, a 12 nuove imprese giovanili e femminili di tipo extra agricolo nelle zone rurali (agroalimentari, artigianali e manifatturiere) al fine di consentire o contribuire all’avviamento della nuova attività.
Per nuova impresa si intende quella costituita nel periodo che intercorre dalla pubblicazione del bando alla presentazione della domanda, con l’assunzione, per la prima volta, da parte del proponente, della responsabilità civile e finanziaria nella gestione dell’impresa.
L’azione si prefigge di contribuire alla riduzione dell’impoverimento sociale ed economico del territorio, promuovendo nuova occupazione giovanile e femminile, al fine di ridurre i tassi di disoccupazione e favorire il ricambio generazionale nelle diverse filiere produttive.
Con l’Operazione 6.4C, la cui dotazione finanziaria è di 1.125 mila euro, sarà concesso un sostegno economico a fondo perduto, pari al 75% dell’importo complessivo di progetto (il cui massimale non potrà comunque superare 125 mila euro), per lo sviluppo e l’innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, forestali, artigianali e manifatturieri).
Con questo bando si intendono sostenere le attività rivolte al completamento di filiere locali e alla valorizzazione delle specificità culturali e enogastronomiche connesse alle produzioni agricole e alimentari di qualità. Gli investimenti potranno quindi essere rivolti anche ad attività imprenditoriali di trasformazione e commercializzazione di produzioni agricole in prodotti non compresi nell’Allegato I del Trattato. Una particolare attenzione sarà rivolta alle iniziative portatrici di innovazioni. L’operazione assume un ruolo centrale nell’ambito degli interventi volti a contrastare lo spopolamento dei territori rurali. Le iniziative che saranno sostenute favoriranno, infatti, la creazione di nuovi posti di lavoro, il consolidamento dell’occupazione (favorendo anche l’ingresso di donne e giovani nel mercato del lavoro) e il mantenimento della popolazione rurale attiva.
Il contributo può essere richiesto dagli imprenditori agricoli ed i coadiuvanti familiari, che diversificano la loro attività attraverso l’avvio di attività extra-agricole, ma anche da persone fisiche e microimprese e le piccole imprese, tra cui le start-up di cui alla sottomisura 6.2.
«Con la pubblicazione dei primi due bandi – afferma il Presidente del Gal Santo Inguaggiato – si è concluso un iter procedurale di estrema complessità che ha coinvolto l’Ufficio di Piano, il Consiglio di Amministrazione, i diversi Servizi dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e Agea. Tali procedure, per la cui definizione è stato necessario oltre un anno di lavoro, rientrano nel nuovo sistema di Verificabilità e Controllabilità delle Misure del Psr Sicilia 2014-2020, adottato per garantire efficacia e trasparenza alla spesa pubblica».