Oltre 54mila controlli di prodotti agroalimentari, 2.200 sanzioni per 21,4 milioni di euro, 551 sequestri per 42,5 milioni. Questo, in sintesi, quanto emerge dal report dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), presentato oggi a Roma alla presenza del ministro delle Politiche Agricole Francesco Lollobrigida, del sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra e dei vertici dell’Ispettorato.
Tra i settori, il più controllato è stato il vitivinicolo (17.607 controlli), davanti agli oli (8.673) e al lattiero-caseario (5.079). Questi settori, nello stesso ordine, sono anche quelli più multati e con più sequestri. In particolare per i vitivinicolo si registrano 2.401 contestazioni amministrative e 210 sequestri per un valore di 22 milioni; per gli oli le contestazioni sono state 1.163 con 71 sequestri per 14,6 milioni; per il lattiero-caseario si registrano 307 contestazioni e 31 sequestri per oltre un milione di euro. Degli oltre 54mila controlli complessivi, oltre 11.500 sono state analisi di laboratorio.
“Siamo la nazione che fa emergere maggiormente le frodi agroalimentari perchè da noi ci sono più controlli“, ha osservato Lollobrigida, ringraziando per l’attività svolta tutto il personale militare, dai Carabinieri, alla Finanza, alle Dogane, alla Guardia Costiera. “Abbiamo chiesto – ha aggiunto il ministro – che l’Europa segua il nostro modello“. Tre le piste su cui si è mosso l’Icqrf, come ha spiegato il suo responsabile Felice Assenza, il rafforzamento dei controlli sul Made in Italy, i prodotti di qualità come le Dop e le pratiche commerciali sleali. Secondo Assenza, quello dei sequestri è un trend in aumento, in cui è impegnata anche l’Unità investigativa centrale del nostro ministero, a stretto contatto con le procure. La Pietra, da parte sua, ha voluto sottolineare che le forze dell’ordine impegnate in questo settore “costituiscono un elemento di aiuto e supporto che viene riconosciuto dalla popolazione“.