«Una vera riqualificazione del territorio non può prescindere da collegamenti adeguati e da un sistema viario in grado di accompagnare processi di crescita economica. Infrastrutture e viabilità sono sinonimi di sviluppo. È per questo che investiamo ingenti risorse in cantieri stradali, creando lavoro e nuove prospettive, pur non essendo le strade provinciali di competenza della Regione». Cosi il presidente, Nello Musumeci, commissario della Struttura contro il dissesto idrogeologico, nel dare la notizia della riapertura della strada provinciale Racalmuto–Montedoro, un intervento pianificato e oggi finanziato.
Dopo anni di ritardi e di rinvii, con tutti i disagi e le limitazioni che dal 2015 l’utenza ha dovuto subire, ora l’inversione di tendenza. Gli Uffici della Struttura, coordinati da Maurizio Croce, hanno infatti pubblicato la gara per i lavori di sistemazione delle frane e il ripristino della transitabilità di un tracciato – per un importo di tre milioni e trecentomila euro – che riveste grande importanza e rappresenta non solo il collegamento ideale alla 640 e alle strutture ospedaliere vicine per i Comuni dell’area interna dell’Agrigentino e del Nisseno, ma anche l’unico asse viario per i lavoratori delle numerose aziende agricole e delle attività artigianali che insistono nell’area.
Il progetto prevede la risagomatura di scarpate e la realizzazione di gabbioni e muri in cemento armato, ma anche una paratia di pali per bloccare l’azione di richiamo di un movimento franoso che coinvolge l’area a valle. Si procederà, inoltre, con interventi di pulizia e con la ricostruzione di quelle infrastrutture per una corretta canalizzazione delle acque superficiali e per ripristinare l’efficienza del sistema di drenaggio. Verrà infine ripristinata la sede stradale esistente, sarà ricostruito il manto in conglomerato bituminoso e collocate barriere di sicurezza e di segnaletica stradale.