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Fondo per la Ripresa, Armao: “L’Ue riceve una poderosa spinta in avanti”
di Rosa Guttilla

Gaetano Armao Ue

Il Fondo per la Ripresa (Recovery Fund) presentato al Parlamento europeo dalla Presidente Von der Leyen, dimostra che l’Europa sa guardare avanti e puntare alla ripresa economica. L’integrazione europea riceve una poderosa spinta in avanti”.

Così Gaetano Armao, membro del Comitato europeo delle Regioni e vicepresidente della Regione siciliana.

Le Regioni d’Europa, soprattutto quelle più colpite dai drammatici effetti della crisi economica determinati dalla pandemia, e in particolare quelle italiane, hanno assoluta necessità di risorse per il sostegno alle imprese e alle famiglie – ha spiegato Armao – Si fa un deciso passo avanti rispetto alla proposta franco-tedesca e questo dimostra il dinamismo delle istituzioni europee”.

Il nuovo strumento, che il presidente della Commissione europea ha presentato al all’Europarlamento riunito in seduta plenaria, costituisce la proposta della Commissione europea per potenziare il bilancio Ue, anche attraverso il nuovo Fondo per la ripresa.

Il Piano sarà associato al bilancio comunitario 2021-2027 e prevede investimenti per 750 miliardi, di cui 500 a fondo perduto e per lItalia 172 miliardi, di cui 82 di sovvenzioni e 91 di prestiti.

Il Piano verrà finanziato da obbligazioni della Commissione europea e si baserà su tre pilastri, rispettivamente dedicati al sostegno dei Paesi membri, al rilancio dell’economia e al rafforzamento di programmi già esistenti.

Nella fattispecie l’agricoltura recupera risorse rispetto alle ipotesi di tagli presentati da Juncker e viene inclusa anche nel Piano di rilancio per l’economia post crisi “Next generation Eu“.

Dei 750 miliardi di euro destinati alla ripresa, 15 rafforzeranno il secondo pilastro della Pac, per sostenere le aree rurali a realizzare i cambiamenti strutturali necessari in risposta al Green New Deal europeo e raggiungere gli ambiziosi obiettivi delle nuove strategie su biodiversità e alimentazione (Farm to Fork).

E’ un primo segnale positivo che riconosce il ruolo del settore agricolo per la ripresa e lo sviluppo di un’Europa più sostenibile, ma non raggiunge l’attuale livello di budget ue dedicato al settore, che deve superare la crisi generata dal Covid-19 ed è chiamato ad affrontare le grandi sfide di sostenibilità, competitività e qualità richieste dal mercato globale. Bisognerà capire, inoltre, come queste risorse saranno redistribuite.

Per Cia si tratta di un primo riconoscimento del ruolo svolto dal settore rurale ma occorrerà fare di più. Cia chiede a Parlamento e a Consiglio di continuare a lavorare in questa direzione e migliorare la proposta affinché si valorizzi ancora di più l’agricoltura, senza penalizzare il finanziamento di misure rivolte al mercato e in grado di assicurare e mantenere la produzione agricola europea.

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