“Il Fondo impresa donna non prevede sostegni per il settore primario”. Lo sottolineano le presidenti di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni, e Donne in campo-CIA, Pina Terenzi, che hanno scritto una lettera al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, e per le Pari opportunità Elena Bonetti, chiedendo con forza di includere l’imprenditoria agricola femminile tra i destinatari del Fondo.
I settori ammessi alla misura, infatti – come si legge nell’articolo 9 del regolamento – sono industria, servizi, commercio, turismo, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli. Questo comporterà, ad avviso di Confagricoltura Donna e Donne in Campo-CIA, l’esclusione dai finanziamenti delle 200.000 aziende agricole condotte da donne che non trasformano prodotti agricoli come attività principale.
Le due presidenti, sottolineando il ruolo centrale dell’agricoltura e delle imprese rosa, si dichiarano disponibili a concertare proposte operative, che siano di supporto per l’attivazione del Fondo, a favore delle imprenditrici di un settore che sta dimostrando di essere protagonista nella transizione sostenibile.
Il Fondo è stato istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse del PNRR per 400 milioni, destinati all’imprenditoria femminile per valorizzarla nell’ambito produttivo, previsti nella missione ‘inclusione e coesione’.
“Siamo consapevoli che Ismea sostiene il settore agricolo e agroalimentare con misure e fondi specifici – concludono Oddi Baglioni e Terenzi – ma non è stato attivato un finanziamento analogo presso tale Ente”.