(di Luigi Noto) Lo stato di calamità sarà esteso anche ai territori di Piazza Armerina nell’Ennese e di Alcamo, in provincia di Trapani. E verrà richiesta pure per questi due territori lo stato di emergenza. Nel frattempo è cominciata la triste conta dei danni.
Dai sopralluoghi dei tecnici degli Ispettorati provinciali dell’agricoltura che non sono ancora terminati, i danni alle aziende agricole si manifestano davvero pesanti. Le produzioni più colpite sono quelle orto-frutticole di qualità, con prevalenza di agrumeti e frutteti, oltre alle colture in pieno campo e in serra.
Di fronte a questa catastrofe le armi della politica regionale sono però spuntate: non può agire con fondi propri, qualora ce ne fossero a sufficienza, perché verrebbero considerati aiuti di stato e quindi soggetti a impugnativa della Commissione Ue. Ma nemmeno il governo centrale può far molto, visto che il Fondo di Solidarietà nazionale non può più intervenire per i danni all’agricoltura provocati dalle calamità naturali. Ormai per far fronte ad eventi atmosferici estremi ci si deve assicurare e l’intervento pubblico è previsto solo come possibilità di sostenere economicamente il costo delle polizze assicurative sottoscritte dagli imprenditori agricoli. E poiché il ricorso all’assicurazione per i danni provocati da eventi naturali in Sicilia è davvero limitata, allo stato attuale i danni provocati dai nubifragi e dall’alluvione restano tutti sul groppone dei singoli imprenditori. La stipula di polizze assicurative, è bene spiegarlo, spesso non viene effettuata dagli agricoltori per il costo elevato che resta tale anche dopo l’intervento pubblico e perché non sempre viene contemplato il rischio temuto.
Solo un provvedimento speciale può superare l’impasse ed è quello che il governo regionale ha fatto su proposta dell’assessore Edy Bandiera. Al ministero delle Politiche agricole, è stata chiesta, infatti, una deroga che consenta di attivare interventi risarcitori, a valere sul Fondo di solidarietà nazionale, anche per i danni assicurabili. Ciò consentirebbe alle imprese agricole dell’Isola, che non avevano ancora sottoscritto polizze agevolate a copertura del rischio “avversità catastrofali”, di ricevere un intervento a compensazione dei danni subiti.