(di Redazione) La Conferenza Stato-regioni ha approvato lo schema di decreto interministeriale (nell’operazione è coinvolto sia il Mipaaft che il ministero dell’Economia), per l’avvio del Fondo nazionale agrumicolo (“Fondo Agrumi”) inserito nella legge di bilancio 2017.
Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, esprime soddisfazione ma non fa mistero della polemica sulla cifra complessiva destinata al sostegno dell’agrumicoltura nazionale: «Al di là dell’esiguità del fondo che abbiamo sempre evidenziato, è importante che siano state adeguatamente recepite le indicazioni che abbiamo fornito sulle linee prioritarie di intervento per il comparto nel corso dell’incontro dell’ultimo tavolo di filiera tenutosi a novembre 2018 al Mipaaft».
Il provvedimento inserito nella legge di bilancio 2017 stabiliva un apposito stanziamento per il Fondo agrumi pari a 10 milioni di euro suddivisi in tre annualità (2 milioni di euro per l’anno 2018 e di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020) per azioni finalizzate ad incentivare l’aggregazione, gli accordi di filiera, l’internazionalizzazione, la competitività, la produzione di qualità, etc.
Nello schema di decreto approvato in Conferenza Stato-Regioni le risorse disponibili sono state suddivise in 6 milioni di euro per il 2019 e 4 milioni per il 2020. Tre le aree di azione: 8 milioni di euro per la concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole danneggiate dal virus “tristeza” e dal “mal secco”; 1,5 milioni di euro per il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e promozione rivolte ai consumatori per sostenere la competitività e la qualità del settore agrumicolo; 0,5 milioni di euro per la concessione di contributi per la conoscenza, la salvaguardia e lo sviluppo dei prodotti agrumicoli Dop e Igp.