Dopo il Fantacalcio, dopo il FantaSanremo, poteva mancare un FantaPapa? Ovviamente no. Del resto, in un mondo dove ormai ogni evento diventa occasione per trasformarsi in fenomeno social, il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice – al via proprio domani, 7 maggio 2025 – non poteva sottrarsi alla regola.
È ufficialmente scoppiata la Fantapapamania, con numeri da capogiro e attenzione mediatica planetaria. In pochi giorni, il sito fantapapa.org ha raccolto oltre 90mila iscritti, destinati a superare quota 100mila entro la chiusura delle porte della Cappella Sistina. Merito del marketing digitale, certamente, ma anche di una dose massiccia di ironia che ha reso irresistibile l’evento più misterioso e blindato del mondo cattolico.
Che cos’è il Fantapapa (e perché funziona così bene)?
Il Fantapapa è semplice e intuitivo: si sceglie una formazione composta da undici cardinali, proprio come se fossero calciatori da schierare per la domenica di campionato. È necessario selezionare anche un capitano, ovvero il cardinale che, se eletto Papa, garantisce il doppio dei punti, e un portiere, definito affettuosamente l’“impresentabile”, il cui eventuale (quanto improbabile) successo azzera praticamente le possibilità di vittoria.
Fin qui niente di straordinario, se non fosse che a muovere le fila c’è anche una potente Intelligenza Artificiale. L’algoritmo del Fantapapa monitora le citazioni online: siti web, prime pagine dei principali quotidiani, l’Ansa, diventano terreno di caccia per accumulare punti. Ogni menzione di un cardinale schierato aumenta il punteggio, amplificando il coinvolgimento degli utenti, ormai in balìa del “real-time marketing” più efficace e coinvolgente che il digitale possa offrire.
Non solo conclave: anche il Papa ha la sua “lavagna tattica”
Il marketing digitale del Fantapapa non finisce qui. Il gioco ha introdotto una “lavagna tattica” in cui gli utenti, come dei veri strateghi del digitale, fanno pronostici su ogni possibile dettaglio post-elezione: dal nome che sceglierà il nuovo Papa, alla prima parola pronunciata, fino agli occhiali che potrebbe indossare al suo debutto in pubblico.
È un chiaro esempio di gamification: trasformare un evento solenne in una sfida ludica, coinvolgendo gli utenti e creando un’esperienza condivisa che va ben oltre la semplice attesa del risultato finale.
Chi sono i cardinali più “papabili”? La classifica social
Nel frattempo, la corsa social al soglio pontificio vede un testa a testa tutto italiano. In cima alla classifica degli utenti ci sono due cardinali tricolore: il carismatico arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, con circa 14mila preferenze, seguito dal Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, a quota 13mila. Al terzo posto troviamo l’influente cardinale filippino, molto amato anche sui social, Luis Antonio Tagle, con circa 10mila voti.
Tra i meno papabili, invece, è schizzato al primo posto il giovane cardinale ucraino Mykola Bychok, 44 anni. La sua elezione, altamente improbabile data la giovane età, lo rende l’impresentabile perfetto, trasformando la sua improbabilità in un punto di forza ironico e virale.
Marketing e ironia: la formula perfetta del successo
L’ironia dissacrante, dichiarata apertamente dagli ideatori Pietro Pace e Mauro Vanetti, è la vera chiave del successo del Fantapapa. “Nessuno si è indignato perché il gioco è ironico sì, ma anche estremamente rispettoso”, spiega Pace. E il successo mediatico gli dà ragione, visto che la stampa internazionale, dal New York Post al francese Liberation, non parla d’altro.
Il marketing digitale ha fatto il resto, trasformando un’idea nata in modo casuale, tra una chiacchiera e un appunto su una tovaglietta di carta, in un fenomeno virale, perfetto per generare traffico e coinvolgimento online. Nessun premio in denaro, solo una ricompensa impalpabile, ironica e assolutamente in tema: la “gloria eterna“.
Perché il Fantapapa ha conquistato il web?
Il motivo è semplice: l’unione tra tradizione e tecnologia, tra sacro e profano, tra solennità e leggerezza. Il Fantapapa abbatte ogni barriera tra un evento ecclesiastico millenario e il mondo dei social media, rendendo partecipativo e ludico un momento altrimenti distante e inaccessibile. È il trionfo della democrazia digitale, dove chiunque può sentirsi coinvolto in qualcosa di straordinario, semplicemente giocando e commentando online.
Il Fantapapa è, in definitiva, un grande esempio di come la Chiesa e la tradizione possano entrare nel XXI secolo grazie a intelligenza artificiale, algoritmi e ironia, rivelandoci ancora una volta che l’unica certezza nella Chiesa è il mistero.
Che dire allora, se non attendere l’inconfondibile fumata bianca e verificare se questa volta la saggezza popolare («chi entra Papa esce cardinale») sarà smentita dai social network.
D’altronde, in questo conclave 2.0, tutto è possibile.