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Falso pomodoro di Pachino in buste di surgelati. Il Consorzio segnala l’abuso e scatta il sequestro
di Angela Sciortino

pomodoro di Pachino Igp

(di Luigi Noto) Sulle buste c’era scritto “Funghi misti congelati con Pachino e speck“. Una descrizione che evocava la denominazione “Pomodoro di Pachino Igp”. Ma del famoso ortaggio siciliano a marchio, ovviamente, non c’era neanche l’ombra. Tra Roma e Verona ne sono state sequestrate 2.545 confezioni. Stesso destino è toccato a 89.448 astucci per il confezionamento che riportavano la denominazione “Pomodoro di Pachino Igp” senza l’autorizzazione del Consorzio di tutela.

Gli accertamenti effettuati nei mesi dagli agenti vigilatori del Consorzio hanno fatto emergere come l’azienda in questione non risultasse iscritta all’albo dei trasformatori, e per questo motivo è stata immediatamente segnalata all’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari.

Il sequestro di questi giorni è il frutto delle continue azioni di vigilanza e delle segnalazioni all’Icqrf da parte del Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino Igp. «Il Consorzio – dichiara il direttore Sebastiano Barone ha centrato l’obiettivo. La segnalazione ha fatto scattare il maxi-sequestro di confezioni di funghi surgelati e speck. Lo sforzo continuo del Consorzio è quello di tutelare il vero pomodoro di Pachino, che è contrassegnato dal marchio Igp e che possono utilizzare tutte le aziende certificate e i trasformatori autorizzati». 

«Dopo diverse segnalazioni – aggiunge il presidente Salvatore Lentinello il Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino Igp dopo vede premiato il proprio lavoro, che è quello di tutelare il prodotto a marchio dai continui tentativi di contraffazione. Siamo stanchi di vedere prodotto generico spacciato per pomodoro a marchio Igp. Il pomodoro è di Pachino solo se viene da Pachino. Questo intervento dei carabinieri per noi rappresenta un ulteriore stimolo per potenziare ancora di più la nostra azione di tutela su tutto il territorio nazionale, certi che prima o poi i furbetti saranno smascherati. Il nostro consumatore deve avere la garanzia di comprare pomodoro di Pachino».

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