(di Redazione) Oltre 8 milioni di euro per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo prevede l’avviso messo a punto dalla Regione Siciliana, a valere sulla misura 6.4.b del Psr, per la quale è stata messa a bando l’intera dotazione finanziaria del Programma comunitario 2014-2020, pari a 8,3 milioni di euro.
Le domande di partecipazione potranno essere caricate sul portale Sian di Agea fino al 25 giugno 2019. L’intensità dell’aiuto è pari al 75 per cento in regime “de minimis”.
Il bando redatto dal dipartimento Agricoltura in pratica sostituisce quello emesso nel 2017 che è stato annullato e prevede il finanziamento di interventi per la realizzazione di impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia da fonti alternative: solare, elettrica, idrica (microidrico), eolica, ricavata prevalentemente da biomasse legnose, biogas. Ma anche piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti, a condizione che siano di proprietà del beneficiario.
Saranno inoltre ammessi: interventi di ristrutturazione e miglioramento dei beni immobili necessari a ospitare gli impianti; opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione; acquisto di hardware e software necessari all’attività; acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia.
Il tutto esclusivamente nelle zone rurali C e D, ovvero nelle aree rurali intermedie e con problemi di sviluppo. In pratica in tutta la Sicilia ma non nelle aree urbane e periurbane di Palermo, Catania (considerata come area metropolitana che include Aci Castello, Catania, Gravina di Catania, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, San Gregorio di Catania, Sant’Agata li Battiati), messina, Siracusa e Agrigento e le aree rurali ad agricoltura intensiva, ovvero: Sciacca (Ag), Gela (Cl), Balestrate, Ficarazzi, Partinico, Terrasini, Trappeto, Villabate (Pa), Acate, Comiso, Vittoria (Rg); Augusta, Floridia, Melilli, Solarino, Priolo Gargallo (Sr); Campobello di Mazara, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino (Tp).
«Si tratta di una grande opportunità – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – per favorire la crescita economica delle aziende nelle aree rurali, rendendole autonome dal punto di vista energetico. Un risparmio dei costi, quindi, ma anche un vantaggio per l’ambiente».
Tra i requisiti indispensabili per l’ammissione al regime di aiuto l’alimentazione degli impianti con biomasse di scarto provenienti dall’attività agricola, agroindustriale o dalla cura delle foreste esistenti; l’installazione degli impianti per la produzione di energia solare esclusivamente sopra edifici, pensiline, tettoie e comunque senza consumo di suolo; emissioni atmosferiche scarsamente rilevanti; gli impianti a biomassa realizzati in linea con la direttiva Ecodesign allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e migliorarne l’efficienza energetica ed ancora l’energia prodotta per più del 50 per cento deve essere venduta.
Al bando potranno partecipare gli imprenditori agricoli singoli o associati e i coadiuvanti familiari, microimprese e piccole imprese.
Per l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera: «Un’agricoltura moderna e innovativa non può prescindere dall’efficiente approvvigionamento energetico. Con tale misura infatti incentiviamo investimenti sostenibili e rigorosamente provenienti da fonti rinnovabili, a tutela dell’ambiente e degli ecosistemi».