(di Luigi Noto) Con cinque laconiche righe il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela della Doc Sicilia ha comunicato che Maurizio Lunetta, il primo direttore nella storia dell’organismo, ha rassegnato le dimissioni.
Nella nota il Cda ringrazia Lunetta e gli formula i migliori auguri “per le sue nuove iniziative professionali”. Nulla di più: nessuna motivazione e soprattutto nessuna dichiarazione, né del presidente Antonio Rallo, che nel 2015 ne aveva fortemente sponsorizzato la nomina dell’agronomo nisseno, né degli altri componenti del Cda. A quanto pare, a ciascuno di loro, in separata sede, Lunetta aveva già anticipato la decisione di lasciare l’incarico, per lui ormai, probabilmente, privo di stimoli dopo avere conseguito gli obiettivi prefissati: la Doc per i monovitigni di Nero d’Avola e Grillo, gli 80 milioni di bottiglie certificate nel 2018, il marchio a collarino a partire dal 2021.
Ieri, durante il Cda riunito a Marsala, la formalizzazione delle dimissioni che sono state accettate dal Consiglio. Lunetta non va via sbattendo la porta, dunque. Ma nessuno pare si sia prodigato più di tanto per convincerlo a restare. E non si è trattato neppure, a quanto sembrerebbe, di dimissioni determinate da contrasti con la governance del Consorzio. Tant’è che, si legge nel comunicato del Consorzio di Tutela, “Lunetta supporterà la Doc Sicilia nel periodo di tempo necessario agli adempimenti legati alla nomina del nuovo direttore generale”.
C’è già qualcuno pronto a ricoprire questo incarico? Nomi finora non ne circolano. Ma i boatos certamente non tarderanno a farsi sentire.