(di Redazione) Il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia ha deciso di abbassare a 110 quintali per ettaro la resa delle uve della varietà di Grillo che saranno vendemmiate quest’anno.
La scelta – deliberata dall’assemblea dei soci riunitisi ieri a Menfi – è motivata dalle previsioni di una vendemmia che darà buoni risultati in linea con l’obiettivo che la Doc persegue fin dalla sua nascita: puntare sulla qualità delle uve.
Una linea che viene premiata da un crescente apprezzamento da parte dei consumatori di Grillo Doc, un vino che continua ad aumentare i volumi delle vendite. «Il grande riconoscimento che sta ottenendo il Grillo da parte dei consumatori – dice il presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, Antonio Rallo – è da ricondurre alla grande versatilità di questo vino capace di racchiudere in sé un mosaico di sapori e colori che sa esprimere il meglio della viticoltura siciliana».
«Nei primi 6 mesi di quest’anno il trend dell’imbottigliato del Grillo ha già raggiunto il +26% rispetto allo stesso periodo del 2018, anno in cui sono state prodotte 15 milioni di bottiglie», dice Filippo Paladino, vicepresidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.