(di Redazione) Domanda e documentazione risalgono a giugno 2017. Un anno, dunque, non è bastato. Colpa degli uffici sguarniti che farà slittare però solo di qualche mese (settembre) il tanto agognato riconoscimento. La rassicurazione arriva dall’assessore Mimmo Turano che insieme ai responsabili dei Distretti produttivi è stato audito in Commissione Attività Produttive ieri pomeriggio. «Ringraziamo il presidente della Commissione Orazio Ragusa e i suoi componenti per la sensibilità dimostrata verso le questioni aperte sul fronte dei distretti produttivi siciliani – afferma Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, commentando l’audizione di ieri pomeriggio – e speriamo così come ha proposto la vice presidente Angela Foti, la Commissione faccia proprio il documento congiunto elaborato dai Distretti su alcuni temi essenziali che attendono risposta: la riorganizzazione dell’Ufficio Distretti in seno alle Attività Produttive, la pronta istruttoria dei Patti di Sviluppo presentati per arrivare ai riconoscimenti, l’insediamento della Consulta regionale dei Distretti, il ruolo dei Distretti nella definizione della programmazione regionale, un inquadramento più semplificato per i Distretti dell’agroalimentare e della pesca, bandi dedicati ai Distretti, l’inserimento di una premialità per le aziende che aderiscono ai Distretti nei bandi della programmazione comunitaria».
Ai rappresentanti dei Distretti è piaciuto apprendere dall’assessore alle Attività produttive che verranno finanziati tutti i progetti relativi a bandi attualmente in istruttoria e che il suo assessorato ha dato assoluta priorità alla spesa dei fondi comunitari. «Ci preoccupa, invece, – aggiunge argentati – apprendere dall’assessore che i Distretti non sono all’interno della futura programmazione comunitaria, contrariamente a quanto sarebbe sensato presupporre e a quanto richiesto da sempre da tutti i rappresentanti delle filiere produttive».
E mentre i Distretti chiedono una rappresentanza nel comitato di sorveglianza sulla spesa dei fondi comunitari, quello degli Agrumi di Sicilia rivendica una maggiore attenzione che, se non ancora fornita da parte dell’Assessorato alle Attività produttive, pensa probabilmente di poterla trovare nell’Assessorato Agricoltura, visto che all’audizione di ieri pomeriggio erano presenti il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Carmelo Frittitta e il responsabile della programmazione, Gaetano Aprile. «Forse sarebbe il caso di cambiare “casa” per i distretti dell’agroalimentare, facendoli “traslocare” alle competenze dell’Assessorato all’Agricoltura», afferma in maniera provocatoria il presidente del Distretto Agrumi di Sicilia.