Sono già al lavoro i tecnici della Ghea srl incaricati di effettuare le indagini geologiche, geofisiche e geotecniche che consentiranno di progettare la nuova strada che collegherà Santo Stefano Briga – uno dei popolosi villaggi della città di Messina – con la statale 114, costituendo la tanto invocata via di fuga che fino ad oggi mancava. L’azienda di Ragusa si è aggiudicata, per un importo di 65 mila euro, la gara espletata dalla struttura commissariale diretta da Maurizio Croce. Si tratta di un ulteriore step verso la realizzazione di quest’altra importante opera alla quale l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, destinerà un budget di oltre cinque milioni di euro.
Quello programmato, e che potrà prendere corpo non appena l’amministrazione comunale redigerà il progetto esecutivo proprio sulla scorta delle verifiche in corso, è di fatto un doppio intervento. L’arteria stradale che sarà creata, lunga quasi quattro chilometri, correrà al fianco del torrente che scorre vicino gli abitati, compreso quello di Santa Margherita. Anche il corso d’acqua, dunque, sarà contestualmente messo in sicurezza con la ricostituzione delle briglie, utili a fronteggiare l’erosione dell’alveo, la risagomatura e la fortificazione degli argini.
Attualmente i quartieri di Santo Stefano Medio e Santo Stefano Briga sono raggiungibili attraverso la Strada provinciale 36. Si tratta, però, di un percorso stretto e tortuoso che, al di là dei comprensibili disagi che arreca a chi vive in zona, finisce inevitabilmente per rallentare l’intervento di qualsiasi mezzo di emergenza. Un rischio che, grazie al nuovo tragitto, sarà definitivamente cancellato.