“Nessuna polemica sterile, ma soluzioni concrete. E’ questo il nostro obiettivo per affrontare la crisi idrica che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori della valle del Belice. Durante l’audizione in Terza Commissione abbiamo avanzato proposte chiare e praticabili, ma dal governo ancora nessuna risposta“. Così il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina risponde alle dichiarazioni dell’assessore regionale Mimmo Turano.
Safina ribadisce che la proposta, avanzata lo scorso 29 gennaio in sede di commissione Attività produttive, prevede il recupero dell’acqua attualmente dispersa nel fiume e in mare attraverso sistemi di pompaggio e canalizzazione temporanei. A questa si aggiunge la realizzazione di laghetti collinari come strategia di accumulo per garantire riserve idriche nei periodi di maggiore disponibilità.
“Purtroppo – prosegue Safina – l’assessore Turano prende posizione senza conoscere realmente i fatti. Se avesse letto il comunicato stampa, avrebbe appreso che consideriamo positivo il tentativo di non chiudere la diga per quanto non risolutivo. Lasciare aperta la struttura senza un piano idrico adeguato non risolve i problemi degli agricoltori. Con appena 1,5 milioni di metri cubi d’acqua a disposizione, non è possibile garantire nemmeno un’irrigazione di emergenza. I dati parlano chiaro: per coprire i 6.000 ettari di coltivazioni serviti dalla diga, sarebbero necessari almeno 4 milioni di metri cubi d’acqua. E nelle prossime ore chiederemo una nuova audizione in Commissione Terza per sapere in che modo il governo intende assicurare l’acqua agli agricoltori per la prossima stagione irrigua“.
Safina incalza il governo regionale affinché passi dalle parole ai fatti: “Siamo già a marzo e ancora non c’è traccia di iniziative concrete. Il governo non può continuare a ignorare la sofferenza degli agricoltori siciliani, servono azioni immediate per evitare una crisi irreversibile. Se l’assessore Turano è davvero intenzionato a collaborare, allora spinga affinché il governo attui la nostra proposta dei laghetti collinari e dei sistemi di recupero idrico. Noi, come sempre, siamo pronti a lavorare per il bene della collettività“.