“La grave situazione idrica della Diga Trinità rischia di compromettere l’agricoltura“. Sei sindaci della provincia di Trapani hanno firmato un comunicato congiunto per sollecitare la Regione Siciliana “a intraprendere le azioni necessarie per garantire il normale svolgimento della stagione irrigua e salvare l’agricoltura del territorio“.
“Siamo di fronte al paradosso di una Regione Siciliana che da un lato dichiara lo stato di calamità per la gravissima crisi idrica, dall’altro lato lascia colpevolmente sversare in mare anche quella poca acqua che potrebbe permettere agli agricoltori del comprensorio di poter irrigare nei mesi estivi“, si legge in un estratto della lunga nota firmata congiuntamente dai sindaci di Marsala, Petrosino, Mazara del Vallo, Salemi, Castelvetrano e Campobello di Mazara.
“L’impossibilità di potere procedere con l’irrigazione nella imminente stagione estiva comporterebbe per l’intero comprensorio non una ulteriore riduzione delle rese e dei relativi redditi, ma l’irrimediabile danneggiamento dei vigneti e degli uliveti e il collasso di diverse aziende agricole con gravissime conseguenze socio economiche per l’intero territorio – continua -. Si chiede con forza alla Regione Siciliana di agire con estrema urgenza per effettuare quelle azioni che possano consentire, come fatto lo scorso anno, di ottenere a strettissimo giro tutta la documentazione necessaria (di cui più volte ha rimandato l’acquisizione) in modo da poter richiedere l’autorizzazione per alzare le paratie e di avviare con urgenza le azioni necessarie per ripulire il fondo della diga dai fanghi e dalle sabbie”.
“Con queste operazioni – concludono – si potrebbero raccogliere, sempre nella speranza che arrivino nuove precipitazioni nelle prossime settimane, quelle quantità di acqua per salvare almeno la stagione irrigua 2024 e far sopravvivere un comprensorio ormai allo stremo non possiamo più tollerare la superficialità con cui in questi mesi si sono sottovalutate le criticità già sollevate dalle autorità competenti e si chiede all’ente gestore di mettere immediatamente in atto quanto necessario per superare con pragmatismo e senso della realtà la grave e drammatica crisi in cui versa un intero territorio e la comunità che lo abita“.