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Decimata la produzione del pistacchio di Bronte. Sos dei produttori alla Regione
di Angela Sciortino

pistacchio di Bronte

(di Redazione) Prima la grandinata delle scorse settimane, poi il forte vento di domenica scorsa a sferzare le piante dei pistacchieti di Bronte che ha letteralmente strappato dalle piante i piccoli frutti in fase di ingrossamento.

«I danni sono ingenti – afferma l’assessore alle politiche agricole del Comune di Bronte Giuseppe Di Mulo In alcune zone le piante di pistacchio hanno perso anche il 70 per cento del frutto che già era stato danneggiato in occasione delle grandinate di maggio. Confidiamo che la Regione intervenga tutelando il reddito degli agricoltori che si dedicano a una delle produzioni agricole di eccellenza della Sicilia rinomata in tutto il mondo». Il centralino del comune etneo durante la mattinata di lunedì scorso è stato letteralmente preso d’assalto dalle telefonate e richieste di aiuto dei produttori di pistacchio.

Il sindaco e l’assessore hanno subito inviato una lettera al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, all’assessore Edy Bandiera, al presidente della commissione Attività produttive dell’Ars, Orazio Ragusa, all’Ispettorato dell’Agricoltura ed alla Condotta agraria, chiedendo la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

Colpito quasi tutto il territorio di Bronte – si legge nella nota – ma sono maggiormente danneggiate le contrade di Passo Zingaro, Galluzzo, Quattro Miglia, Tre Miglia, Rivolita, Cipollazzo, Rizzonito, Rocca Tufano, Roccarello e Triporanello.

Secondo le prime stime una considerevole percentuale della produzione è andata perduta. Per i produttori di Bronte si tratta di un danno gravissimo che solo in parte potrà essere risarcito grazie alle costose polizze assicurative contro ai danni alla produzione che non tutti i produttori hanno stipulato. Per molti, infatti, le richieste della compagnie assicurative rappresentano costi insostenibili.

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