(di Redazione) L’ok da Bruxelles è arrivato a fine dicembre. Adesso che c’è il placet della Commissione Ue sull’aiuto straordinario, la Regione Siciliana è pronta ad attivare il proprio Fondo di solidarietà regionale per i gravi danni subìti dalle aziende agricole dell’Isola nel corso del 2018.
Le risorse a disposizione per il prossimo biennio, già stanziate dal governo regionale, ammontano a cinque milioni di euro. Il Dipartimento regionale dell’Agricoltura ha emanato le disposizioni attuative che regolano l’accesso agli indennizzi . Questi potranno essere richiesti qualora le calamità dichiarate eccezionali con decreti del Ministero delle Politiche Agricole abbiano distrutto più del 30 per cento della produzione media annua calcolata sulla base dei tre anni precedenti, oppure della media triennale basata sul quinquennio precedente, escludendo il valore più basso e quello più elevato
«Si tratta – spiega il presidente Nello Musumeci – di risorse aggiuntive che mettiamo subito a disposizione e che serviranno ad aiutare gli imprenditori agricoli siciliani a rialzarsi dopo un anno che è stato assolutamente devastante per l’agricoltura». Il Fondo di solidarietà regionale è sussidiario a quello nazionale ed è praticamente pari al budget riservato dal governo centrale alla Sicilia e che ammonta, mediamente, a circa tre milioni annui. «Al momento le risorse nazionali sono oggettivamente esigue – aggiunge Musumeci – per questo il governo regionale ha deciso di sopperire, anche a titolo di anticipazioni, per dare immediato sollievo all’economia dell’isola».
In Sicilia il Fondo di solidarietà regionale è stato istituito nel 2010 ed è stato rifinanziato con la Legge di stabilità 2018. I pagamenti potranno essere effettuati a seguito dei decreti emanati dal ministero delle Politiche agricole che riconoscono le calamità naturali responsabili dei danni. Gli aiuti ricevuti a titolo di indennizzo delle perdite, saranno limitati all’ottanta per cento dei costi ammissibili. Potranno, però, arrivare al novanta per cento nel caso in cui i danni si siano verificati all’interno di zone soggette a vincoli naturali.