Migliorare la tolleranza alla siccità del mais e del teff, un cereale poco conosciuto in Italia e facilmente digeribile.
Questo l’obiettivo del progetto Booster, basato su strategie innovative e sostenibili promosso dal Crea Cerealicoltura e Colture Industriali, in collaborazione con i centri Crea di Politiche e Bioeconomia, Genomica e Bioinformatica e Zootecnia e Acquacoltura.
Sfruttando le risorse genetiche naturali, Booster ha l’obiettivo di trasferire a specie sensibili alla siccità alcune caratteristiche di altre che, invece, sono più resistenti e di sviluppare biostimolanti derivati da organismi viventi.
L’obiettivo sarà perseguito mediante un nuovo approccio, chiamato MNase-defined cistrome-Occupancy Analysis, che identificherà le varianti genetiche che regolano l’espressione dei geni funzionalmente associati alla tolleranza alla siccità. Ciò fornirà nuove informazioni per migliorare e ottimizzare i programmi di miglioramento genetico volti per creare nuove varietà di cereali tolleranti all’aridità. In secondo luogo, saranno sviluppate nuove formulazioni, derivanti da molecole estratte da alghe e da biostimolanti a base microbica, da impiegare come approccio ecologico per migliorare la resilienza dei cereali rispetto alla limitata disponibilità idrica.
Entrambe le strategie saranno sviluppate in due cereali con diversa sensibilità allo stress idrico: il mais, coltivato in Europa e il teff, originario del Corno d’Africa, e molto adatto per chi soffre di celiachia e diabete.
Il consorzio dei partner comprende enti di ricerca e industrie provenienti da Stati Uniti, Sudafrica ed Etiopia. Il progetto, coordinato da Vincenzo Rossi, primo ricercatore del Crea, è iniziato a maggio 2023 e avrà una durata di 48 mesi. Il finanziamento, previsto da parte della Commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ammonta a circa 4,9 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 1,5 milioni stanziati dal governo svizzero e da KWS, una delle maggiori industrie sementiere Europee.