(di Luigi Noto) Settimane di quotidiana e serrata interlocuzione con Agea, alla fine hanno liberato un elenco di pagamenti per 10.669 mila euro che interessano oltre 3 mila beneficiari. Lo ha reso noto l’assessore all’ l’agricoltura Edy Bandiera, che ha aggiunto: «Prendo atto che, anche se non nella tempistica a suo tempo proposta, parte degli impegni assunti da Agea cominciano ad essere rispettati».
È ossigeno puro per l’agricoltura siciliana che a seguito di questi ritardi è ormai giunta al collasso. Nello specifico lo sblocco da parte dell’organismo pagatore nazionale Agea riguarda l’annualità 2017 della Misura 13 del Programma di Sviluppo Rurale “Indennità compensativa a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”.
Ma per quel bando che prevedeva due operazioni, bisogna fare una onesta distinzione. Per l’operazione 13.1.1 “Pagamento compensativo per le zone montane” le domande di sostegno presentate e ammissibili al pagamento sono troppe rispetto alle risorse finanziarie allocate. Per questo l’Amministrazione ha dato disposizione all’Organismo Pagatore Agea di effettuare il pagamento alle sole aziende agricole ad indirizzo zootecnico ed in misura ridotta (cosa peraltro prevista nelle Disposizioni attuative specifiche della Misura 13 e dallo stesso bando). Verrà applicata la riduzione proporzionale al 42% del premio per le colture foraggere e pascoli delle aziende zootecniche, mentre non verrà effettuato nessun pagamento per gli interventi su seminativi e colture permanenti. Per quanto concerne invece l’operazione 13.3.1 “Pagamento compensativo per le altre zone soggette a vincoli specifici”, il pagamento del premio sarà corrisposto per intero per tutti gli interventi, foraggere e pascoli con attività zootecniche, seminativi e colture permanenti.
Per tutti coloro che aspettano ancora il pagamento di altre misure l’assessore ha assicurato: «Siamo da subito al lavoro per sollecitare le altre misure relative alle annualità pregresse e restiamo vigili al fine di alleviare le difficoltà che vivono le aziende siciliane in termini di acquisizione di risorse economiche, già maturate e che spettano loro di diritto».