“Il riconoscimento dello di stato crisi in cui si trova il mercato dell’uva da tavola da parte della giunta di governo siciliana è un primo passo importante, ma in termini di provvedimenti concreti siamo ancora al punto di partenza“.
Lo afferma in una nota Giancarlo Granata, presidente provinciale di Fedagricoltura Agrigento. “Chiediamo che vengano attuati tutti i provvedimenti collegati attingendo ai fondi di solidarietà previsti – continua Granata – In primo luogo, che sia riconosciuto un aiuto straordinario al produttore in proporzione alla quantità di uva destinata alla trasformazione agroindustriale causa decadimento qualitativo del prodotto per sovramaturazione. In questo modo vi sarebbe un parziale recupero delle perdite riferite ai costi di produzione del 2022“.
Massimo Fasciana, presidente nazionale di Fedagricoltura, aggiunge: “Chiediamo anche l’adozione delle misure previste dallo stato di crisi, tra cui il contributo in conto capitale sino all’80% del danno accertato; i prestiti d’esercizio, ad ammortamento quinquennale per le esigenze aziendali, relative sia all’anno in cui si è verificato l’evento sia all’anno successivo, da erogare a tasso agevolato; la proroga della scadenza delle rate relative alle operazioni di credito agrario e di esercizio, di miglioramento e di credito ordinario; le agevolazioni previdenziali consistenti nella possibilità di ottenere l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento“. “A sostegno della confederata Fedagricoltura provvederemo a formalizzare la richiesta di un incontro con il ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e con l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino – dichiara Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia – per discutere delle modalità di attuazione delle misure agevolative indicate“.