Sicilia Rurale

Crisi idrica, Pellegrino (FI) contro Venezia: “L’onorevole usa toni irresponsabili e compie atti inaccettabili”

Il Presidente Schifani si assuma le proprie responsabilità e prenda atto che la Regione ha fallito nella gestione dell’emergenza idrica. Sono state queste le parole del parlamentare regionale del Pd Fabio Venezia.

“E anziché continuare ad attaccare i sindaci che stanno sul territorio per tentare di dare risposte ai cittadini faccia rispettare le direttive emanate da Cocina e Santoro e agisca per il bene di tutti i siciliani e non sulla base di pressioni politiche del sindaco di Caltanissetta che è del suo stesso partito. E soprattutto spieghi ai cittadini di Caltanissetta e San Cataldo, ai quali esprimiamo la nostra solidarietà, perché Cocina dopo quattro mesi dal ritrovamento dei pozzi nel nisseno non è ancora riuscito a collegarli con la rete idrica di Caltanissetta e San Cataldo”.

A questa sentenza Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, risponde in merito all’occupazione della diga Ancipa da parte del parlamentare del Pd e di alcuni sindaci dell’ennese.

L’onorevole Venezia usa toni irresponsabili e compie atti inaccettabili, di cui ovviamente si assume ogni responsabilità in ogni sede. Di fronte alla crisi idrica dovuta alla carenza di piogge, chi governa e chi ha responsabilità amministrative è chiamato a fare scelte che tengano conto di tutte le necessità di tutte le comunità, utilizzando al meglio le risorse disponibili. Il Governo Schifani e tutte le strutture operative, dalla Protezione Civile all’Autorità di bacino, stanno facendo esattamente questo, bilanciando necessità e risorse perché le difficoltà non gravino esclusivamente su alcune comunità“, dichiara.

Chiunque si faccia portavoce di esigenze di singoli a scapito di quelle collettive – prosegue – soprattutto se indossa una fascia tricolore o rappresenta i cittadini all’interno delle istituzioni, alimenta tensione sociale. Spiace notare che fino ad ora dal partito dell’onorevole Venezia non sia venuta una sola parola di condanna dell’operato di un suo autorevole rappresentante che non solo sta interrompendo un servizio pubblico, ma sta fomentando azioni che rischiano di innescare una catena incontrollata di tensione“.

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