Supera i 12,5 miliardi di euro l’export agroalimentare nel III trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 con una crescita del +11,7% .
Lo comunica il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) con fotografia scattata nel terzo trimestre del 2021 da CREAgritrend, bollettino trimestrale dall’ente di ricerca, e realizzato con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. L’analisi registra un andamento positivo verso la Spagna (+26%) e la Polonia (oltre 20%). In aumento anche le importazioni (+13,9%), con Brasile e Grecia che si confermano come principali fornitori (oltre il 30%).
I prodotti maggiormente esportati sono stati vini e gli altri alcolici, carni preparate, prodotti dolciari e i lattiero-caseari. Sul fronte delle importazioni si registra la ripresa del comparto ittico (+16%), “fortemente colpito- sottolinea il Crea- dalla pandemia nel 2020”. Con il report emerge che rispetto allo stesso periodo del 2020, fra luglio e settembre 2021, si è verificato un aumento sia dell’indice della produzione che di quello del fatturato: per l’industria alimentare rispettivamente +5,8% (con picco a settembre) e +8% nel complesso (e +13% sui mercati esteri), per l’industria delle bevande rispettivamente +8,3% (con un picco di 11 % ad agosto) e +12% nel complesso (e +21% sui mercati esteri). Il report economico è sviluppato nel contesto della buona performance economica nel III trimestre 2021, con un aumento del Pil (Prodotto interno lordo) nei confronti sia del trimestre precedente (+2,6%) sia del medesimo periodo dell’anno precedente (+3,9%), “dovuto – spiegano gli analisti- alla ripresa del settore dei servizi e dell’industria”. L’andamento- sostengono dal Crea- “è legato alla domanda estera e a quella interna con la crescita dei consumi finali nazionali (+2,2%, di cui lo 0,9% per beni durevoli) e degli investimenti fissi lordi (+1,6%)”.