L’Alleanza Cooperative Agroalimentari, attraverso un comunicato stampa, ha ricordato che l’Europa nei prossimi anni si troverà ad affrontare una sfida molto importante: cercare di aumentare la produzione di prodotti biologici. Purtroppo però, la crescita del mondo bio potrebbe determinare, almeno in un primo momento, delle conseguenze negative per i produttori, cioè meno guadagni.
“Più prodotti biologici per tutti– ha dichiarato Francesco Torriani, come fa sapere la nota, il coordinatore delle Cooperative Agroalimentari -, è questo l’obiettivo del Piano d’azione 2021-2027 della Commissione europea che mira a incrementare nei prossimi dieci anni la produzione di cibi bio. Un traguardo che però porta con sé una insidia: per via della prima legge del mercato, quella che regola domanda e offerta, il calo dei prezzi sarà in qualche modo inevitabile, poiché il differenziale di valore della materia prima biologica rispetto a quella convenzionale sarà destinato a calare, a tutto svantaggio dei produttori“.
Torriani ha anche prospettato quale possa essere la strada da intraprendere per cercare di ovviare ad una perdita di margini per i produttori. “In primo luogo va chiarito che il Piano di Azione europeo del biologico punta a incrementare sia l’offerta della materia prima, che la domanda – ha argomentato Torriani –, in modo da far crescere il settore in maniera equilibrata. Il futuro dell’agricoltura biologica può passare solo attraverso filiere sempre più strutturate, che permetteranno di remunerare tutti i fattori della produzione, con un’attenzione particolare al primo anello della filiera, che è quello della produzione”.