I buoni risultati del Nero d’Avola e del Grillo consentono al Consorzio di tutela vini Doc Sicilia di chiudere il 2020 con un risultato soddisfacente: sono 90.594.310 le bottiglie prodotte contro le 95.640.634 dell’anno precedente.
Un dato che conferma il recupero della quantità di imbottigliato dell’ultimo semestre che, in un panorama mondiale di difficoltà, ha consentito ai vini della Doc Sicilia di subire un calo limitato al 5 per cento della produzione rispetto a quella del 2019.
In collaborazione con ICE Pechino, nel 2020 si sono tenute sei masterclass di approfondimento dei vini Doc Sicilia nelle città di Shenyang, Chongqing e Pechino: professionisti cinesi hanno coinvolto più di 300 operatori del settore tra media, import, sommelier e ristoratori. È in calendario una quarta tappa con altre due masterclass che si svolgeranno a Tianjin entro il mese di marzo. Con Ice Pechino sono state anche sviluppate la strategia e le attività di comunicazione digital, con la creazione di un profilo istituzionale sul canale social più importante in Cina – WeChat –, volta a far conoscere i vini di qualità Doc Sicilia interagendo con la nuova generazione dei consumatori cinesi.
“A fronte delle chiusure in momenti differenziati di tanti mercati internazionali, il che ha provocato un crollo notevole dell’export di diverse realtà produttive, i vini della Doc Sicilia sono andati quasi in controtendenza aumentando in alcuni casi le quantità di prodotto esportato” commenta Filippo Paladino, vicepresidente del Consorzio. “Questi dati evidenziano la solidità del settore vinicolo siciliano, una filiera chiave per l’economia dell’isola. A seguito di un’azione di monitoraggio e di ascolto dei canali digitali nel mondo, abbiamo avuto la conferma che il vino siciliano desta molta attenzione all’estero”.
“I dati produttivi dei vini Doc Sicilia, in un contesto di crisi determinato dalla pandemia, confermano il trend positivo della denominazione” aggiunge Giuseppe Bursi, vicepresidente del Consorzio. “È il segno tangibile del grande impegno e del lavoro portato avanti dalla Doc Sicilia in termini di comunicazione e promozione, che ci fanno ben sperare per il futuro. Il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di aziende nel progetto costituirà lo step successivo per veicolare maggiormente nel mondo il brand Sicilia e per garantire un ritorno economico tangibile a tutti i viticoltori siciliani”.