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Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop, CdA confermato e ampliato
di Angela Sciortino

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il nuovo CdA del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera Dop

(di Redazione) Lo scorso 26 marzo i soci del Consorzio di Tutela dell’Arancia di Ribera Dop si sono riuniti in assemblea per eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione

L’assemblea del sodalizio che ha l’obiettivo di tutelare e promuovere l’arancia di Ribera Dop, in atto composto da 130 produttori e da 25 confezionatori, singoli e associati, e da 123 aziende iscritte nella filiera dell’unico agrume riconosciuto con la denominazione di origine protetta, ha riconfermato all’unanimità i consiglieri uscenti e ne ha eletto quattro nuovi. Il nuovo CdA è passato così da cinque a nove componenti e risulta composto dai riconfermati Giuseppe Pasciuta (produttore), Antonino Barbera (produttore), Paolo Parlapiano (Parlapiano Fruit srl), Alfonso Gagliano (produttore), Calogero Girgenti (Pres. Coop AgriBio L’Arcobaleno) a cui si aggiungono Simone Chetta (produttore), Carmelo Chimera (Pres. Coop. Makeda), Alfredo Mulè (Val di Verdura Srl) e Vincenzo Pace (Ortfruit Sicilia). Riconfermato anche Antonio Maniglia, presidente del collegio sindacale e Giovanni Lupo, supplente.
Il nuovo CdA, riunitosi subito dopo l’elezione, ha riconfermato all’unanimità l’uscente presidente del Consorzio Giuseppe Pasciuta ed il suo vicepresidente, Antonino Barbera.

Giuseppe Pasciuta, che è al suo terzo mandato consecutivo, ha dichiarato: «L’impegno mio e quello dell’intero CdA è quello di proseguire, consolidare e rilanciare quanto di buono e valido ha realizzato il Consorzio negli ultimi anni».

Il nuovo CdA lavorerà per procedere alla modifica del disciplinare di produzione, per adattarlo alle nuove esigenze del mercato, attraverso l’allargamento del panorama varietale e l’incremento delle produzioni biologiche, con l’obiettivo di dare risposte alle mutate esigenze dei consumatori.

«Inoltre – ha aggiunto Pasciuta – occorre fornire strumenti e servizi ai nostri produttori e confezionatori che possano dare maggiore valore al marchio Dop, aumentandone la garanzia di qualità. Ed infine, riteniamo importante adottare una strategia territoriale condivisa, che permetta di individuare i punti critici del nostro sistema produttivo, come ad esempio assicurare la disponibilità dell’acqua per l’irrigazione, provvedere alla sistemazione delle strade rurali e guardare alla gestione di tutto il territorio in un’ottica di ospitalità turistica, secondo gli obiettivi individuati nel progetto de “Le vie della zagara dell’Arancia di Ribera Dop”».

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