Nella seduta di ieri la Giunta regionale ha approvato il disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica e dell’intero sistema dell’irrigazione in Sicilia.
L’obiettivo principale è quello di integrare gli obiettivi della tutela dell’equilibrio idrogeologico del territorio, dell’uso delle risorse idriche e della garanzia di un servizio essenziale per l’agricoltura. Disegno di legge che prevede, inoltre, la riduzione da 13 a 4 enti e una revisione del sistema tariffario e di finanziamento.
Nei giorni scorsi era già arrivata la notizia dell’approvazione del ddl collegato alla Finanziaria regionale, sono circa 3,4 milioni di euro stanziati per porre fine al contenzioso e garantire il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori.
“Poniamo fine a una questione gravosa per la quale in questi mesi mi sono impegnato personalmente con ogni mezzo: i lavoratori hanno subito ingiustamente questa difficoltà economica a causa di una vicenda giudiziaria riguardante l’ente e non loro”, ha dichiarato il capogruppo della DC all’Ars, onorevole Carmelo Pace. “A più riprese, con un’interrogazione, un disegno di legge e un tavolo tecnico, ho cercato una soluzione per garantire serenità ai lavoratori. Oggi questa serenità è finalmente arrivata, un sospiro di sollievo anche per gli imprenditori agricoli e gli operatori del settore agricolo in vista dell’imminente stagione irrigua“, conclude.
La riforma è stata voluta fortemente dal vicepresidente della Regione e assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, soddisfatto per il testo di legge predisposto dopo mesi di confronto e dialogo con produttori, agricoltori, associazioni di categoria, sindacati, al termine di un lavoro che ha visto l’ufficio di gabinetto e il dipartimento regionale Agricoltura guidato da Dario Cartabellotta impegnati per esitare il testo in tempi celeri: “La riforma del settore non era più derogabile – dice Sammartino – La nuova legge, che adesso affidiamo all’Ars con la speranza che si possa addivenire all’approvazione in tempi brevi, è una vera rivoluzione per l’agricoltura siciliana. La dota, infatti, di un sistema di irrigazione e bonifica organizzato sui principi della coerenza dei bacini idrografici e dell’uso razionale della risorsa idrica e – nuovamente, dopo lungo tempo – del coinvolgimento dei produttori”.
La Regione assumerà le funzioni di vigilanza e coordinamento, continuando a garantire gli investimenti necessari per la realizzazione e l’efficientamento delle opere pubbliche di raccolta e distribuzione. Altro elemento centrale della riforma è la revisione del sistema tariffario e di finanziamento. Gli attuali Consorzi saranno destinati alla liquidazione, senza nuovi oneri per la Regione, con le infrastrutture e gli strumenti che passeranno ai nuovi organismi. La legge di riforma prevede che il personale – sia stagionale che a tempo indeterminato – transiterà alle dipendenze dei quattro Consorzi di bonifica, con l’applicazione del contratto collettivo di categoria.
Questa riforma rappresenta un risultato storico per la Sicilia – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – Si tratta infatti di un provvedimento tra i più attesi che rappresenta una svolta importante nella gestione delle risorse idriche per l’irrigazione. Un uso più razionale dell’acqua per l’agricoltura è fondamentale per questo settore di eccellenza, anche in considerazione dei cambiamenti climatici che, come abbiamo visto quest’anno, causano repentini stravolgimenti atmosferici passando in breve tempo dalla siccità alle alluvioni, cioè da un’emergenza all’altra. Il mio governo sta avviando una stagione di riforme con la quale vogliamo cambiare il volto della Sicilia nei prossimi 4 anni”.
“Esprimiamo apprezzamento per il varo in giunta regionale del disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica in Sicilia“. Ad affermarlo Giuseppe Messina segretario Ugl Sicilia e Franco Arena segretario regionale Ugl agricoli e forestali, commentando l’approvazione del disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica e dell’intero sistema dell’irrigazione in Sicilia
“Il testo contiene molti aspetti qualificanti e alcuni passaggi di portata storica. Proposte che avevamo presentato e discusso durante la fase di confronto durata diversi mesi con l’assessore regionale Luca Sammartino e con il dirigente generale Dario Cartabellotta e che oggi valutiamo come qualificanti ed innovativi, al passo con i tempi e rispondenti agli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio siciliano“. “Serviva un segnale forte per gli agricoltori e per la generale necessità di sicurezza e tutela del fragile territorio siciliano. Segnale che ed è prontamente arrivato. Il governo del presidente Renato Schifani ha accelerato il varo del testo dopo aver chiuso il confronto con tutti gli attori del sistema agro-industriale regionale“.
“Così come l’impegno dell’assessore Sammartino, non è mai mancato ed i tempi sono stati rispettati – precisano Messina e Arena – così come l’impegno di consegnare alla Sicilia una riforma in grado di dare risposta al cambiamento climatico che ha modificato completamente l’approccio sistemico. Adesso la riforma dei forestali, altro tassello del programma di governo che, siamo certi per la serietà dimostrata finora, l’assessore all’agricoltura porterà in giunta per l’approvazione prima della fine dell’anno“.
“L’impianto normativo – spiegano i sindacalisti dell’Ugl – si fonda sul principio della integrazione degli obiettivi della tutela dell’equilibrio idrogeologico del territorio, dell’uso integrale e razionale della risorsa idrica e della garanzia di un servizio essenziale per l’agricoltura. Altro tassello importante della riforma è la previsione che il personale, sia stagionale che a tempo indeterminato, transiterà alle dipendenze dei quattro Consorzi di bonifica, con l’applicazione del contratto collettivo di categoria“.
“Riforma – concludono Messina e Arena – che prevede anche, come dall’Ugl auspicato, la riduzione degli enti da 13 a 4 e il coinvolgimento dei produttori oltre alla revisione del sistema tariffario e di finanziamento e l’intervento nelle competenze di tutti gli attori definendole con chiarezza e allineando la Sicilia al quadro normativo europeo e nazionale in materia, superando le criticità che avevano ingessato il sistema negli ultimi decenni, restituendo certezze al comparto. Adesso la parola all’Ars per un rapido iter parlamentare di approvazione della riforma“.
“In un periodo come quello che stiamo vivendo e cioè dove si susseguono fenomeni climatici gravi passando dalla siccità all’acqua eccessiva ad alluvioni devastanti e nel momento in cui ci sono i fondi del Fsc (Fondo di sviluppo e coesione) la riforma dei consorzi di bonifica rappresenta una pagina storica“. Lo affermano il presidente e il direttore di Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri e Prisco Lucio Sorbo. “È una riforma attesa da 30 anni – aggiungono – cioè decenni in cui commissari e strutture non ha dato le risposte adeguate al territorio“. “Per questo – concludono Francesco Ferreri e Prisco Lucio Sorbo- sottolineiamo l’impegno dell’assessore regionale dell’agricoltura Luca Sammartino e ci auguriamo che l’Assemblea regionale siciliana approvi velocemente la riforma perché determinante per tutti i comparti agricoli dell’Isola“.