(di Redazione) Ettore Pottino è stato riconfermato alla presidenza di Confagricoltura Sicilia. La nomina è avvenuta nel corso dell’assemblea regionale dell’organizzazione convocata per procedure al rinnovo delle cariche sociali per il prossimo triennio. Nuovi i vicepresidenti regionali: Rosario Marchese Ragona e Giovanni Selvaggi presidenti provinciali, rispettivamente di Agrigento e Catania.
Durante i lavori dell’assemblea sono state passate in rassegna le principali emergenze del settore primario siciliano che vanno da quella idrica, alla perdita di reddito delle principali produzioni regionali, dall’eccessiva burocrazia alla giungla normativa con disposizioni spesso in contrasto tra di loro, dall’elevata incidenza dei costi di produzione al peso eccessivo degli oneri previdenziali, bancari ed assicurativi, dalle carenze infrastrutturali e della logistica alla mancanza di un piano unico a sostegno dell’export, dalla mancanza di accordi di filiera allo strapotere esercitato dalla Gdo.
Un esame più approfondito è stato dedicato al quadro politico alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento nazionale, lamentando una pressoché totale assenza dei temi di interesse agricolo in questa campagna elettorale.
«Eppure – ha precisato Pottino – parliamo di un settore che per la nostra regione è di vitale importanza. Sono poco meno di 200 mila le aziende agricole isolane che con il loro fatturato contribuiscono alla formazione del 12 per cento del Pil regionale e assicurano mediamente 12 milioni di giornate lavorative all’anno».
Giovanni Selvaggi ha invece puntato l’attenzione sulla necessità di rivedere gli accordi con i Paesi extraeuropei, accordi che senza controlli sui quantitativi pattuiti e sulla qualità dei prodotti immessi nei mercati comunitari stanno creando notevoli difficoltà alle produzioni isolane di maggior pregio quali ortaggi, olio ed agrumi.
Per Rosario Marchese Ragona occorre incoraggiare la ripresa degli investimenti attraverso una correzione delle misure del Psr al fine di renderle più rispondenti alle reali esigenze delle aziende agricole siciliane, per migliorarne la competitività e l’ammodernamento.
L’assemblea dei delegati della Confagricoltura siciliana ha infine espresso l’auspicio che il nuovo governo della Regione, esaurito il naturale processo di assestamento, possa iniziare speditamente l’opera di risanamento di alcuni organismi che sono di vitale importanza per il futuro del settore primario quali i Consorzi di bonifica e gli organismi di ricerca e sperimentazione.