È stato approvato in Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e del ministro della Salute Oscar Schillaci, il disegno di legge recante disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici.
Finalità del provvedimento è assicurare il massimo livello di tutela della salute dei cittadini e preservare il patrimonio agroalimentare, quale insieme di prodotti di espressione del processo di evoluzione socioeconomica e culturale dell’Italia, di rilevanza strategica sul territorio per l’interesse nazionale.
In mancanza di una specifica normativa europea in materia di alimenti e cibi sintetici, il Governo Meloni ha ritenuto di intervenire precauzionalmente a livello nazionale per tutelare gli interessi che sono legati alla salute e al patrimonio culturale.
“Guardiamo alla tutela della nostra collettività. Come Governo abbiamo affrontato il tema della qualità che i prodotti da laboratorio non garantiscono. Abbiamo voluto tutelare la nostra cultura e la nostra tradizione, anche enogastronomica. Se si dovesse imporre sui mercati la produzione di cibi sintetici, ci sarebbe maggiore disoccupazione, più rischi per la biodiversità e prodotti che, a nostro avviso, non garantirebbero benessere. Non c’è un atteggiamento persecutorio ma di forte volontà di tutela”, così il ministro Francesco Lollobrigida in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Salute Schillaci, dopo l’approvazione del provvedimento.
Viene sancito il divieto di impiegare, nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare o comunque distribuire per il consumo alimentare, cibi o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati.
In caso di violazione il prodotto sarà confiscato e l’operatore è soggetto a una multa che va da 10mila fino ad un massimo pari al 10% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione. Il monitoraggio sarà effettuato nell’ambito delle attività di competenza del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero della Salute.
“Il disegno di legge – ha aggiunto Lollobrigida – che vieta la produzione e la commercializzazione di cibo sintetico nasce dalle istanze di associazioni di categoria, agricoltori, Regioni e Consigli comunali, di diverso colore politico, che hanno approvato provvedimenti contro gli alimenti prodotti in laboratorio. Richieste arrivate anche attraverso una raccolta firme e che il Governo Meloni ha recepito, per tutelare la salute pubblica in base al principio di precauzione. Si tratta quindi di un ddl condiviso, che ha un sostegno trasversale e che, come ampiamente specificato nell’articolo 2, vieta anche l’importazione in Italia, nonostante ci sia ancora chi tenta di affermare il contrario, strumentalmente”.
“Dove c’è un rischio per la salute dei consumatori è doveroso essere intransigenti. L’approvazione del disegno di legge che vieta la commercializzazione degli alimenti e della carne sintetica è una scelta sacrosanta. Al di là della necessaria tutela della filiera alimentare italiana, nella quale spiccano le produzioni d’eccellenza siciliane, risulta incomprensibile pensare di immettere nel mercato prodotti da laboratorio pieni di conservanti e additivi, pericolosi per la salute. Plaudo all’operato del ministro Lollobrigida, che ha dimostrato – come è accaduto anche con le etichette per i prodotti a base di farine di insetti – di avere come priorità la tutela della salute dei consumatori rispetto a logiche meramente commerciali”. Lo ha dichiarato l’assessore dell’Agricoltura della Regione Siciliana, Luca Sammartino a proposito.