“Gli agricoltori di numerosi Comuni della Valle del Belice si ritrovano per l’ennesima volta a fronteggiare una situazione di emergenza legata all’impossibilità di irrigare che il governo regionale non riesce a risolvere”.
Lo afferma il Capogruppo all’Ars del Pd raccogliendo il grido di allarme dei produttori di un vasto comprensorio agricolo per l’ennesimo stop imposto dalle autorità sanitarie e dall’Arpa al prelievo dell’acqua del lago Arancio per usi irrigui.
“L’Assessore all’Energia Roberto Di Mauro lo scorso luglio era stato a Sambuca di Sicilia e rassicurato gli agricoltori del luogo, di Santa Margherita Belice e in parte anche di Sciacca – dice Catanzaro – sostenendo che dopo la scoperta di un dato inquinante e il blocco dei prelievi, l’acqua si poteva nuovamente utilizzare per l’irrigazione dei campi e per la fornitura idrica alle realtà agricole e imprenditoriali del territorio. Ma dopo poche settimane, quando le autorità sanitarie hanno effettuato nuovi campionamenti, il problema si è ripresentato. Non è cambiato nulla – aggiunge Catanzaro – c’è ancora un persistente grave stato di inquinamento delle acque dell’invaso, c’è il concreto rischio di mandare al macero la produzione di questo periodo”.
“Occorre adesso che gli assessorati regionali di competenza autorizzino nuovamente e in tempi rapidi il trasferimento dell’acqua dalla Diga Garcia nella condotta che alimenta le campagne attraverso un by pass – conclude Catanzaro – ma soprattutto che ci siano azioni concrete, e non temporanee, per garantire la protezione del Lago Arancio e il futuro dell’agricoltura locale”.